Grande prestazione della pugile pontina Alessia Mesiano qualificata per le Olimpiadi di Parigi

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BUSTO ARSIZIO – Bottino pieno per l’Italia nell’ultima giornata del Preolimpico di boxe che si è svolto a Busto Arsizio (VA). Dopo Sirine Charaabi (-54 kg), Angela Carini (-66 kg) e Diego Lenzi (+92 kg), anche Alessia Mesiano, di Latina, ha staccato il pass per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 nella categoria dei pesi leggeri (-60 kg). La classe 1991 si è sbarazzata ai punti, e con verdetto unanime, della slovacca Miroslava Jedinakova. Si trattava della finale per il 3°-4° posto, che metteva in palio l’ultimo tagliando per la Francia previsto in questo torneo.
Il primo round si rivelava il più complicato del match per la laziale. La slovacca andava ripetutamente a segno con un ficcante jab sinistro, sfruttando il maggiore allungo. Gradualmente Mesiano riusciva però a penetrare la guardia della pugile dell’Est Europa: la chiave diventava il montante sinistro che portava con grande precisione da distanza ravvicinata. La frazione si chiudeva in vantaggio per l’azzurra di strettissima misura.
Il canovaccio mutava nella seconda frazione, quando l’incedere dell’italiana diventava sempre più soffocante per l’avversaria, costretta in più di una circostanza a rifugiarsi in clinch. E proprio l’eccessiva tendenza a ‘legare’ costava un warning ufficiale a Jedinakova, con tanto di punto di deduzione nel cartellino dei giudici.
La progressione della classe 1991 non si arrestava neppure nel terzo round. Qui gli scambi ravvicinati aumentavano esponenzialmente, perché la slovacca cercava un disperato colpo risolutivo, ma nel corpo a corpo era l’azzurra a rivelarsi chiaramente superiore ed a portare a casa nitidamente la contesa. I cartellini dei giudici: 30-26, 29-27, 30-26, 30-26, 29-27.
A 32 anni Alessia Mesiano farà dunque il suo debutto alle Olimpiadi. Una soddisfazione meritata per una campionessa che ha dato molto alla boxe femminile tricolore, con l’apice dell’oro iridato tra i pesi piuma nel 2016 ed un non semplice passaggio successivo ai leggeri. A Parigi la categoria dei -60 kg sarà con ogni probabilità quella che esprimerà il tasso tecnico più elevato: la portacolori del Bel Paese proverà a farsi strada da outsider.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.