Il questore di Livorno trasferito a Verona: “Grazie Livorno, mi avete trasmesso il valore di sentirsi livornese”

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LIVORNO – Roberto Massucci, è stato il Questore di Livorno dal 1 marzo 2021 al 6 aprile 2023. Lascia la città per un incarico a Verona. Prima di cambiare sede ha voluto scrivere una lettera a Livorno, città in cui ha prestato servizio per due anni.

“Grazie Livorno, è il primo pensiero che pervade la mia mente nel giorno in cui lascio la città per mettermi al servizio della collettività della Provincia di Verona. Lo è perché, in poco più di due anni, i cittadini della provincia, le sue istituzioni e questo straordinario territorio mi hanno trasmesso innanzitutto il senso di un valore profondo, quello di sentirsi “livornese”, che dà senso e ragione ad un progetto sicurezza ispirato alla centralità delle persone.

Considero valore, aver vissuto il mio mandato mettendo al centro una dimensione di rapporto umano tra la Polizia di Stato ed i cittadini fondato su rigore e rispetto che hanno restituito numerosi esempi di una polizia autorevole, pronta a rispondere di fronte ad ogni illegalità, ma gentile e vicina alle difficoltà; Considero valore, essere stato parte di una squadra coesa, in cui le Istituzioni dello Stato e quelle locali hanno agito con la forza dell’abbraccio dell'”amicizia istituzionale; Considero valore i momenti di difficoltà vissuti con la serena consapevolezza che, grazie ai miei uomini e con la forza dell’insieme, sarebbero stati superati e, anzi, ci avrebbero reso più forti;

Considero valore, uno straordinario valore, aver interloquito con migliaia di giovani di tutte le età della provincia nelle loro scuole ed in ogni evento organizzato dalla Questura. Nei loro occhi ho potuto scorgere il disegno di una Livorno ancora più straordinaria ma anche la richiesta di aiuto di coloro che hanno difficoltà a scegliere la strada giusta e che, sono certo, la Polizia di Stato e le Istituzioni tutte sapranno raccogliere e farla diventare la propria missione;

Considero valore l’emozione con cui lascio la provincia di Livorno ed il dispiacere di salutare persone straordinarie; i miei funzionari, le donne e gli uomini della Polizia di Stato che ho sempre sentito al mio fianco, le donne e gli uomini delle Istituzioni dello Stato che saluto tramite il Prefetto Paolo D’Attilio, l’amico Paolo, con il quale ho condiviso il peso gravoso di essere le Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza della provincia, reso lieve da un confronto quotidiano aperto franco e leale;

Considero valore il rapporto costruito con i Sindaci della provincia ai quali ho sempre guardato con il rispetto dovuto a chi viene scelto dai cittadini di uno Stato democratico e che ringrazio tutti a cominciare dal Sindaco del Capoluogo Luca Salvetti, l’amico Luca, con il quale sono stati quotidiani i confronti, sempre rispettosi anche su posizioni diverse, nell’interesse dei cittadini.

Ricordo commosso il dolore di una Mamma che ha avuto la forza di utilizzare un insopportabile ferita per rivolgersi, con forza straordinaria, al destino ancora in costruzione di giovani che devono scegliere la strada giusta.

Dico grazie perché tutti questi valori, che Livorno mi ha regalato, li custodirò gelosamente per farmi accompagnare nelle nuove sfide che il m10 essere poliziotto proporrà al servizio del Paese”.


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