Il soffio del vento: Cittadino

301

Il buon cittadino è quello che non può tollerare nella sua patria un potere che pretende d’essere superiore alle leggi.                                          Marco Tullio Cicerone

Cittadino è quell’individuo che fa parte della popolazione di una città, di una nazione e gode della cittadinanza. Al di là del suo significato letterale, il termine sta ad indicare colui che, oltre  ad abitare o risiedere in una città,  appartiene alla collettività organizzata di un Paese e risulta, come soggetto giuridico legato da un vincolo di appartenenza stabile con lo Stato, titolare di specifici diritti e doveri stabiliti dalla legge. In questo senso diventare cittadini di una nazione, intesa come entità geografica, culturale e politica, equivale a essere persone autonome e responsabili.

Storicamente il vocabolo cittadino ha assunto nelle varie epoche significati particolari in riferimento al concetto e al contenuto relativi ai singoli ordinamenti giuridici e ai diversi momenti storici: nell’antica Grecia, nella Roma a partire dall’età repubblicana, nel Medioevo, nella Rivoluzione francese e nell’età moderna e contemporanea.

Oggi, un cittadino, che vuole vivere non come un suddito passivo, ma come un civis attivo, partecipe e responsabile dovrà acquisire, attraverso una formazione adeguata, una cittadinanza consapevole nella quale e per la quale è in grado di dare il suo contributo collaborativo e creativo di idee e di opere per migliorare la qualità della vita della comunità politica (della polis) cui appartiene e per difendere il fondamentale principio della proprietà collettiva dei beni comuni. A tal proposito vanno ricordate le incisive parole di Piero Calamandrei: «trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere».

Varie espressioni vengono utilizzate in rapporto al vocabolo cittadino. Si parla di primo cittadino dello Stato o di una città in riferimento, almeno in Italia, al Presidente della Repubblica o al sindaco; di cittadino onorario per concessione onorifica in seguito a meriti speciali; di cittadino privato che non ricopre cariche pubbliche e non ha parte diretta al funzionamento dello Stato; cittadino della repubblica delle lettere chi appartiene a una comunità ideale di scrittori, poeti, intellettuali; cittadino del mondo chi si riconosce in un ideale di cosmopolitismo. Già l’antico filosofo greco, Socrate, diceva: «sono un cittadino, non  di Atene o della Grecia, ma del mondo».

 


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteAddio a Giuseppe Guadagnino, l’imprenditore di Latina morto ieri sulla Pontina in sella al suo scooter
Articolo successivoXBeach, il momento del Gran Galà dello sport