Il suicidio di massa del PD latinense

614

LATINA – Benchè sia una leggenda metropolitana, la storiella del suicidio di massa del Lemming, portata sullo schermo da Walt Disney ha sempre un certo fascino. Il piccolo roditore artico ad un certo punto della sua esistenza, forse a causa dell’esplosione demografica della sua specie, decide di gettarsi in massa da una rupe, infischiandosene dell’istinto di sopravvivenza.

Johan è convinto che la condizione del piccolo Lemming sia lo stessa che stanno vivendo gli esponenti del PD di Latina dopo la batosta elettorale. Fino a qualche ora prima della chiusura dei potevi incontrare gli aspiranti consiglieri dem intenti a contare le migliaia di voti che li avrebbero portati nell’olimpo dell’aula consiliare. Oppure  mentre si dividevano gli assessorati in base all’appartenenza alle correnti, o ancora mentre promettevano la presidenza delle municipalizzate ad amici e sostenitori. Erano certi che il raggiante futuro della nuova Latina sarebbe stato loro. Il sogno si è presto trasformato in incubo, sono bastate le prime schede per capire che non solo stavano perdendo ma che la sconfitta di questa volta sarebbe stata la peggiore di sempre. Fuori dal ballottaggio, espropriati dai “compagni” di LBC e soprattutto senza preferenze.

Ed ecco che entra in scena il piccolo Lemming. Dalle prime ore di lunedì i dirigenti dem hanno scelto la strada del suicidio. Dicono, piuttosto che sopravvivere in questo mondo folle preferiamo scioglierci dentro LBC che, ma non se ne sono accorti, ha occupato in pieno l’area politica che hanno presidiato per venti anni, in attesa di farla diventare maggioranza.

Ed allora ecco gli endorsment per Coletta, una cosa da non crederci, nemmeno i militanti di LBC sono arrivati ad un livello così alto di lecchinaggio, una cosa imbarazzante. Johan non ha votato PD, ma se lo avesse fatto si sarebbe chiesto, come ho fatto a votare questo branco di folli che dopo aver perso mi dicono che l’unica salvezza per Latina è Coletta,  a questo punto tanto valeva votare Coletta direttamente, visto che anche lui si ritiene  l’unica salvezza per Latina.

Premesso che Johan non crede ai salvatori della patria è interessante analizzare la psiche in confusione dei dirigenti dem che hanno iniziato la marcia verso il suicidio di massa, come il Lemming appunto. Iniziamo da Enrico Forte, il candidato Sindaco non si risparmia: “Sono per il cambiamento in questa città, per una vera discontinuità rispetto al passato. Al ballottaggio pieno sostegno per Damiano Coletta.”, come se un interista dicesse, sono per il bel calcio quindi Forza Juve. Avanti con il Senatore Moscardelli: “Tra due settimane abbiamo comunque l’opportunità di sconfiggere la destra che ha governato con risultati disastrosi la città! Occorre il massimo impegno per sostenere Damiano Coletta.” Abbiamo??? No, caro Moscardelli tu l’opportunità l’hai avuta per ben due volte, hai sempre perso adesso, facci un favore, anzi fallo alla città, fuori dalle scatole. Un concetto che si ritrova in molti dei commenti al post del senatore.  Uno in particolare è piaciuto a Johan e vale la pena di incollarlo: “Se veramente volete sconfiggere la destra c’è una sola soluzione…. Ed è quella di farvi i c… vostri e lasciare lavorare in pace Damiano Coletta….. Perché se non lo avete capito oltre ad essere perdenti portate pure sfiga…..”. Commento colorito, ma ci sta tutto e nessuno si senta offeso. La Zuliani parla di “liberazione”, manco fosse il 25 aprile, non capendo che per Coletta e co., Latina va liberata anche da lei. Coinciso Visari: “Io voto per Damiano Coletta Sindaco”, e ‘sti gran cavoli. Per capire bene il concetto è necessario leggerlo ad alta voce dopo averlo tradotto dall’italiano al romanesco.  Cozzolino ancora non si rende conto di quello che è successo: “Dobbiamo farlo perché abbiamo il dovere di mandare a casa la destra che ha mal governato in questi venti anni!”, detto dall’ex capogruppo in consiglio comunale del PD!!! Cioè, votate quell’altro perchè io non sono stato capace. A casa. Finiamo con Sarubbo, il suo suicidio sembra assistito, un’eutanasia: “Il 19 Giugno al ballottaggio votate Damiano Coletta Sindaco” .

Johan ringrazia e pensa, non dico che non debbano votare Coletta, però dovrebbero avere il buon gusto del silenzio, perché al posto di Coletta dovevano esserci loro, insomma come se qualcuno si mettesse a tessere le lodi del tipo che gli ha fottuto la donna. Dovrebbero avere almeno la capacità di capire che Coletta ha preso il posto loro e forse sarebbe meglio sopravvivere che suicidarsi come stanno facendo.

Comunque Johan ringrazia perché tanti endorsment gli hanno fatto capire una cosa. La prossima volta forse voterà per Coletta e, di sicuro, non voterà per il PD, tanto è inutile. 


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteTentata rapina in via Emanuele Filiberto, fermato un tunisino
Articolo successivoTutti i ‘trombati’ alle ultime comunali: i nomi dei big rimasti senza poltrona