La Teoria del caos al tempo del Coronavirus

254

Nel romanzo “Sulle ali dell’immaginazione” (Aracne editrice, NarrativAracne, 2016)  descrivo,a partire dal loro innamoramento, le vicissitudini di due giovani protagonisti, Fausto e Monica, che si vengono a trovare in una situazione molto complicata e sconvolgente e di cui essi non sono i diretti responsabili. La storia vuole mettere in risalto che ogni essere umano è in relazione con tanti altri esseri a sua insaputa perché è soggetto al caos, la cui teoria fu fondata nel 1963 dal matematico e meteorologo statunitense  Edward Lorenz. « … Egli elaborò, infatti, un modello matematico dei movimenti dell’aria per studiare gli eventi atmosferici, deducendo che è difficile prevederne i mutamenti climatici. Piccolissime variazioni dei parametri iniziali si possono amplificare e produrre grandissime variazioni nelle precipitazioni. Sulla base delle opinioni di un altro meteorologo, che gli fece notare che se le teorie erano corrette, un battito delle ali di un gabbiano sarebbe stato sufficiente ad alterare il corso del clima per sempre, Lorenz usò, appunto, l’idea della farfalla, mettendo come titolo originale di una sua conferenza, la seguente domanda: “Può, il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?”. L’effetto farfalla, che sinteticamente descrive la concatenazione di eventi che partendo da piccoli mutamenti si ingrandiscono a dismisura, e che diede lo spunto per scrivere la sceneggiatura del film anzi detto, è un’espressione che contiene il concetto di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, fondamentale nella teoria del caos. Questa concezione non è nuova da un punto di vista intuitivo, perché la ritroviamo molto tempo prima nella famosa filastrocca di George Herbert, un poeta inglese vissuto a cavallo tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo: Per colpa di un chiodo si perse lo zoccolo;/ Per colpa di uno zoccolo si perse il cavallo;/ Per colpa di un cavallo si perse il cavaliere;/ Per colpa di un cavaliere si perse la battaglia;/ Per colpa di una battaglia si perse il regno;/ Tutto per colpa di un chiodo! […] Un’altra anticipazione la ritroviamo, molto tempo dopo, intorno alla metà del Novecento, nel saggio Macchine calcolatrici ed intelligenza di Alan Mathison Turing, matematico inglese […] Egli scriveva che lo “spostamento di un solo elettrone di un miliardesimo di centimetro, in un dato momento, potrebbe rivelare la differenza tra due eventi molto diversi, come la morte di un uomo, un anno dopo, causata da una valanga, oppure la sua salvezza”. […] Gli scienziati […] dovrebbero indagare su quelle del caos perché siamo immersi in un vortice caotico caratterizzato da continue e imprevedibili variazioni. Il caos, infatti, studia i processi in continua trasformazione, e quindi si applica non all’essere in un dato momento ma all’essere, relativamente alla sua accezione più ampia, nel suo continuo divenire. La teoria del caos ha messo in discussione il determinismo laplaciano, secondo cui data una causa si può prevedere l’effetto prodotto. Questo in un ambito ristretto è vero, come quando si lancia una pietra in aria è prevedibile che, essendo soggetta alla forza di gravità terrestre, cada sulla superficie della terra, ma se la pietra si lancia nello spazio, dove la forza di gravità è nulla, tale previsione è sbagliata. Il determinismo vuole significare che nulla avviene per caso, ma tutto è prestabilito da un’entità superiore. […] Il caos, inoltre, ha generato quelle regolarità e quel senso di perfezione presenti in molte cose, che ci danno l’idea che tutto sia stato organizzato da un’entità superiore. […] Invece, siamo governati e circondati da irregolarità, basti pensare al traffico stradale, alla disposizione della folla che ascolta un comizio in una piazza o alla sua disgregazione al termine del raduno, all’espandersi del fumo nell’aria sprigionato in grande quantità dalla combustione di legna e di fogliame verdi o al movimento delle onde del mare o alla formazione delle nubi e al loro spostamento, e così via. […] La nostra vita è governata dal caos sin dal concepimento. Essendo il caos definito come un’evoluzione temporale con dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, ne deriva che l’evolversi della vita è una dipendenza sensibile a partire dalla nascita e dall’educazione. In questa evoluzione temporale, c’entra pure l’amore che dipende dall’innamoramento tra due individui, e anche la cultura di un individuo che, a sua volta, discende dalle prime fasi educative e formative che esso ha ricevuto».

Ebbene, da quanto riportato, se alla farfalla, citata da Lorenz nel titolo della sua conferenza, sostituissimo il virus Sars Cov 2 ci si renderebbe conto di cosa sia realmente il caos e che cosa egli comporti: la interrelazione tra tutti gli esseri umani –  impossibile da contenere -, l’indeterminismo che evidenzia l’imprevedibilità delle conseguenze, e la diffusione pandemica con milioni di contagiati. Solo in Italia, da un’indagine statistica Doxa, coordinata dal prof. Carlo La Vecchia, docente di statistica epidemiologica dell’Università di Milano, risulta che in Italia risulterebbe contagiato il 10% circa della popolazione, cioè circa sei milioni. E probabilmente chi ha avviato il contagio è stata una sola persona.

Francesco Giuliano


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteBollettino ASL : solo 3 casi ad Aprilia e Sezze, nessun decesso, situazione stabile.
Articolo successivoPensare l’infosfera. La filosofia come design concettuale
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).