In una nota, la Unicoop Tirreno, spiega la necessità di trasformazione del loro piano industriale che comporterà la cessione e non la chiusura degli 8 punti vendita della Coop, tra cui anche Aprilia e Pomezia. L’azienda scongiura lo sciopero previsto il 26 settembre.
E’ in ballo un nuovo contratto integrativo condiviso con le organizzazioni sindacali, ed essendo superato quello in vigore dal 2006 Contratto Integrativo Aziendale. “Essendo vecchio di oltre 12 anni, non più corrispondente alla situazione attuale e avendo prodotto nel tempo stratificazioni di norme e conseguenti diversi trattamenti fra i dipendenti, Unicoop Tirreno ha invitato le organizzazioni sindacali a ridiscuterlo insieme. L’obiettivo è avere un nuovo integrativo fondato sul principio di equità nei trattamenti, sulla corrispondenza tra costi e risultati aziendali e funzionale al piano di rilancio della Cooperativa. Unicoop Tirreno si attende ora l’apertura di un confronto sul merito delle questioni poste”.
“La necessaria razionalizzazione – si legge nella nota- della rete vendita non comporta chiusure di punti vendita e licenziamento di personale: nel Lazio Sud la Cooperativa sta trattando la cessione ad altro operatore commerciale di 8 punti vendita che ormai da lungo tempo presentano un conto economico fortemente negativo togliendo risorse necessarie alle ristrutturazioni di altri negozi, alla realizzazione delle politiche commerciali e pesando in maniera rilevante sul bilancio aziendale. Unicoop Tirreno ribadisce che il mandato conferito dal CdA per la trattativa in corso prevede la massima tutela dei livelli occupazionali”.
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