ROMA – La valanga Salvini in Umbria e l’inchiesta del Financial Times agitano i sonni di Conte. Una domenica da dimenticare per il premier Giuseppe Conte tra le elezioni umbre e l’inchiesta del Finacial Times che ha rivelato come l’avvocato del popolo prima di diventare premier fosse stato ingaggiato da un gruppo di investitori per lavorare a un affare che doveva chiudersi poche settimane prima dell’inizio del suo mandato.

Conte, secondo quanto riportato da FT, avrebbe fornito un memo in cui indicò ai suoi clienti che per ottenere il risultato sperato nella lotta per il controllo dell’azienda Retelit, una società di telecomunicazioni italiana, fosse necessario che Retelit venisse posta sotto ”golden power”, la regola che permette al governo italiano di bloccare il controllo straniero di società considerate strategiche per il Paese.

Due settimane dopo, Conte è stato nominato presidente del Consiglio, e dopo pochi giorni, il suo governo avrebbe approvato un decreto che faceva esattamente questo.

Non a caso a conclusione del suo intervento in Umbria, dove le proiezioni danno il candidato di Centro Destra a sfiorare il 60%, Salvini ha detto: «Domani Conte leggera prima il Corriere dell’Umbria e poi il Financial Times».

 


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