L’angolo delle curiosità: Letteratura

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La letteratura serve a tutto e a nulla. È fragile e fortissima, incatenata nel nostro Dna. Null’altro aspetta che di essere letta. (Enzo Golino)

    L’opera le Troiane di Euripide, considerata un capolavoro, scritta nel 415 a.C. durante la guerra fratricida fra Atene e Sparta, è una lancinante denuncia della brutalità e della follia della guerra, delle ferite che procura, dello struggimento del distacco dalle proprie origini, dalla propria terra. I testi antichi sono eterni. La loro costruzione e la poesia che continuano a trasmettere, ci fanno ancora vivere la bellezza della catarsi.

         Nella tragedia Aiace il drammaturgo Sofocle (Colono, 496 a.C. – Atene, 406 a.C.) afferma che Tecmessa, la donna di Aiace è convinta che quando il suo amato morirà sarà rimpianto proprio da quei capi achei che lo stanno ora così aspramente osteggiando.

Lo scrittore Niccolò Machiavelli nel 1513 scrive al suo amico Francesco Vettori, ambasciatore fiorentino alla corte di Leone X, tra l’altro gli racconta come passa le serate nel suo esilio in Val di Pesa: «Venuta la sera, mi ritorno in casa ed entro nel mio scrittoio; e in su l’uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto i panni reali e curiali. E rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui, uomini dove da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo, che solum è mio e che io nacqui per lui; dove io mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni: e quelli per la loro umanità mi rispondono; e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia; sdimentico ogni affanno, non temo la povertà; non mi sbigottisce la morte».

Il capolavoro del teatro cinquecentesco è La Mandragola di Niccolò Machiavelli scritta intorno al 1518 Personaggi principali della commedia sono messer Nicia, la moglie Lucrezia, il giovane Callimaco, Ligurio, Timoteo e Sostrata. La materia della commedia rientra perfettamente nella tradizione toscana della beffa, condita di intelligenza e accompagnata dal trionfo della natura e dell’amore. Lo scrittore Machiavelli si diverte a rappresentare un mondo pieno di bassezze e immoralità.

 Lo scrittore francese Marcel Proust, autore del romanzo Á la recerche du temps perdu, (scritto tra il 1906 e il 1922, pubblicato in sette volumi tra il 1913 e il 1927, dei quali gli ultimi tre postumi) volontariamente si è recluso nella famosa stanza foderata di sughero in via Hamelin, dove è morto nel novembre del 1922.

     Geno Pampaloni, critico militante, ha più volte denunciato nelle recensioni la prevalenza dell’informazione sul giudizio di valore. E spiegava: «Se in una settimana escono tre libri sono tre notizie in più e non, come una volta, “tre occasioni di riflessione».

Italo Calvino, come il suo personaggio il Barone rampante, aveva l’attitudine di essere appollaiato su un ramo dell’albero; si era scelto un posto sopraelevato e lievemente appartato per vedere meglio, per essere distaccato e insieme partecipe del proprio tempo.

     Lo scrittore statunitense Stephen King è considerato da anni l’autore di letteratura horror più prolifico e forse anche più letto; più di 60 romanzi, oltre 100 racconti, diverse novelle e alcune sceneggiature fanno parte della sua opera.

 

 

 


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