L’angolo delle curiosità: Letteratura

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La letteratura riesce a restituirci in tutta la sua complessità la ricchezza e le contraddizioni dell’esperienza umana, spingendo lo sguardo anche nei luoghi più riposti, di solito ignorati o censurati da noi stessi.              Silvano Petrosino

         I quindici libri del capolavoro di Ovidio le Metamorfosi hanno consentito di conoscere i grandi miti greci e latini dall’Iliade all’Odissea, all’Eneide, da Prometeo, Apollo e Dafne, Diana e Atteone, Tiresia, Narciso ed Eco, per non parlare delle dodici fatiche di Ercole, Orfeo ed Euridice, Sisifo, Perseo e Medusa, Bacco e la Sibilla Cumana.

Lo Zibaldone di Giacomo Leopardi è un enorme diario di 4526 pagine tenuto dal poeta di Recanati lungo il corso della sua vita, da quando aveva vent’anni fino a pochi giorni della morte. Una sorta di palestra del pensiero dove l’autore si misura con un numero incredibilmente notevole di saperi.

Luigi Pirandello, grande scrittore agrigentino di romanzi, novelle, poesie e saggi, Premio Nobel della Letteratura (1934), una delle voci più originali e importanti della cultura del Novecento, nello scrivere una lettera indirizzata a Marta Abba, le comunica che «senza la tua presenza la mia arte muore».

Nella vita lo scrittore siciliano, Luigi Pirandello fu costretto ad affrontare prove difficili: la malattia mentale della moglie, il tentato suicidio della figlia, la prigionia del figlio Stefano durante la Grande Guerra (1915/18).

Abbasso il pirandellismo” scriveva nel 1931 Luigi Pirandello «A nome della mia opera tutta intera… mi ribello contro la mia fama e contro il pirandellismo e arrivo fino a dichiarare di essere pronto a rinunciare al mio nome, pur di riconquistare la libertà della mia immaginazione di scrittore».

La gloriosa e celebre libreria Shakespeare an Company di Parigi, inaugurata il 19 novembre 1919, è stata frequentata da giovani americani di talento come Hemingway, Ezra Pound e Fitgzerald, Gertrude Stei, Robert MaAlmon, Djuna Barnes, John Dos Passos. Questa libreria, frequentata anche da Gide, Valéry, Picasso, Stravinskyy e soprattutto da James Joyce, costituì un ponte culturale tra Europa e Usa.

Umberto Eco, autore del romanzo, Il nome della rosa, è stato incluso tra i 100 opinion maker e intellettuali più influenti al mondo. L’opera, venduta in 50 milioni di copie è stata tradotta in quasi tutte le lingue del mondo e trasposta sullo schermo cinematografico. L’aspetto principale del libro e anche della versione cinematografica è lo scontro, la disputa teologica tra Bernardo Gui e Guglielmo da Baskerville (che impersona l’amore per il sapere e la ricerca della verità.

Mario Praz (Roma 1896 – ivi 1982) è stato un grande anglista, saggista, scrittore, famoso critico di fama internazionale. Era considerato un iettatore, un portatore di disgrazie. I suoi allievi e i suoi colleghi universitari non osavano fare il suo nome e lo chiamavano “il professore”, o MP, o il “grande anglista”.

Lo scrittore torinese Primo Levi con il suo libro autobiografico Se questo è un uomo scritto nel 1947 e poi rielaborato nel 1958, ha aperto il portone di Auschwitz al mondo intero facendo conoscere l’orrore e la follia dell’Olocausto.


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