LATINA – Fare quadrato per promuovere un servizio rivolto alle imprese delle province di Frosinone e Latina. Camera di Commercio, Ordini professionali e Università La Sapienza insieme, con il pieno sostegno dell’Amministrazione comunale, per promuovere la Camera Arbitrale della CCIAA. Ieri, lunedì 23 ottobre, presso la Sala Conferenze della Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Roma La Sapienza, in Viale XXIV Maggio, si è tenuto il convegno Camera Arbitrale – “L’arbitrato amministrato”. Un appuntamento voluto dalla Camera Arbitrale della CCIAA con il patrocinio di 11 ordini professionali e dell’Università.

Statuto, modifiche e funzionamento della Camera Arbitrale; clausola compromissoria per l’accesso alla procedura; modalità e termini di iscrizione alla Camera Arbitrale; compenso e tariffa professionale nell’Arbitrato; consulenza legale nell’arbitrato. Questi i temi centrali che hanno animato il dibattito, con l’obiettivo di far comprendere i vantaggi del servizio. L’Arbitrato amministrato dalla Camera Arbitrale Unica di Frosinone e Latina, che ne garantisce l’imparzialità e l’autorevolezza, offre alle parti che decidono di ricorrervi numerosi vantaggi che vanno dalle tempistiche certe e brevi rispetto a quelle dei Tribunali, alla possibilità di scegliere il tipo di arbitrato, passando per le competenze dei professionisti (arbitri), fino ai costi calmierati del procedimento.

Ad aprire i lavori il Presidente dell’Ente camerale, Giovanni Acampora: “Condivido pienamente la volontà e la necessità di dare impulso alle attività della Camera Arbitrale della Camera di Commercio, che offre un servizio di assistenza, voglio sottolineare, qualificata ed efficiente alle imprese e ai professionisti cui esse si rivolgono. Voglio esprimere la mia grande soddisfazione perché tenere questo incontro qui, presso l’Ateneo della nostra città, ed avere al nostro fianco la presenza autorevole del Presidente del Tribunale di Latina e gli Ordini professionali ha il senso di “fare quadrato” intorno ad un Organismo, come la Camera Arbitrale, che già ha tutti gli elementi per funzionare”. –  Una struttura che vuole essere una sponda per le imprese ed i consumatori, perché le funzioni di tutela del mercato, tra le quali rientra la giustizia alternativa, producono vantaggi che rientrano a pieno titolo nella promozione economica di un territorio. Le potenzialità sono enormi e questo strumento le può esprimere al meglio. Dobbiamo, però. mettere in campo le migliori energie perché questo strumento possa essere compreso da tutte le parti coinvolte e possa essere impiegato al meglio. La Camera di Commercio intende portare avanti, con il massimo impegno, tutte le iniziative che potranno contribuire a diffondere la conoscenza della Camera Arbitrale, consolidando le sinergie già in essere con le Istituzioni e gli ordini professionali, con la convinzione che dare centralità al mondo produttivo e alle categorie professionali sia un fattore distintivo e imprescindibile dell’azione di sviluppo camerale”. – Ha concluso Acampora nell’annunciare che l’appuntamento sarà presto replicato anche a Frosinone.

Piena condivisione d’intenti da parte dell’Assessore all’Urbanistica, Annalisa Muzio, che ha portato i saluti del Sindaco di Latina, Matilde Celentano, assente per impegni istituzionali: “Condividiamo questa iniziativa. Io, essendo un avvocato, conosco bene il tema e quelli che sono i carichi pendenti all’interno del Tribunale. Questa è una possibilità che può ovviare alle lungaggini dei processi. Appuntamenti come quello di oggi sottintendono una qualità dei professionisti messi in campo che è fuori discussione. Vale la pena che l’autorità giudiziaria, a questo punto, faccia un percorso insieme a chi ha interesse a far sì che questa attività venga svolta con alti standard di qualità ma, soprattutto, con il fine di aiutare anche il Tribunale. L’Arbitrato amministrato illustrato oggi merita di essere tenuto in considerazione. Per questo, come Amministrazione comunale offriamo il nostro pieno sostegno all’iniziativa”.

Una posizione condivisa anche dal Presidente della seconda sezione civile del Tribunale di Latina, Antonio Masone: “L’obiettivo è quello di velocizzare le procedure per quanto riguarda questo tipo di processi. In questo modo, sicuramente ci sarà un aumento del ricorso ai sistemi alternativi. A beneficiare di ciò potrebbe, senza dubbio, essere il sistema stesso. Per tali motivi siamo favorevoli all’iniziativa ed offriamo la nostra piena collaborazione”.

Si è poi entrati nel focus de “L’arbitrato amministrato” con gli interventi di illustri relatori, tra i quali i Presidenti degli Ordini professionali, che hanno offerto un importante contributo al dibattito, rappresentando le istanze degli stessi Ordini operanti sul territorio. Moderati da Pasqualina Farina, Professoressa in Diritto Processuale Civile presso la Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza, si sono susseguiti gli interventi di: Stefano Fontana, Presidente del Corso di Laurea della Facoltà di Economia de La Sapienza; Claudio Maciariello, Rappresentante Notai di Latina nel Consiglio Direttivo Camera Arbitrale; Toni De Simone, Rappresentante Avvocati di Latina nel Consiglio Direttivo Camera Arbitrale; Adelia Davoli, Rappresentante Commercialisti di Latina nel Consiglio Direttivo Camera Arbitrale e Annalisa Di Giulio, Responsabile della segreteria della Camera Arbitrale.

A raccogliere gli spunti emersi durante il convegno è stato Efrem Romagnoli, Presidente Consiglio Direttivo Camera Arbitrale, che ha commentato: “Siamo molto soddisfatti perché l’evento ha avuto successo, centrando l’obiettivo di suscitare notevole interesse nella possibile utenza rispetto all’Arbitrato amministrato dalla Camera Arbitrale della CCIAA, passando attraverso l’attenzione delle istituzioni e dei professionisti che possono essere nominati arbitri oppure prestare la loro assistenza per la presentazione della domanda di arbitrato e durante la procedura, ovvero ricoprire l’incarico di CTU nel procedimento. D’altronde, i caratteri distintivi dell’Arbitrato sono di per sé molto attrattivi: durata certa, ben delimitata da 90 giorni dell’arbitrato irrituale ai 240 del rituale (rispettivamente prorogabili massimo per altri 90 e altri 180), e costi contenuti che tra arbitri e tariffa camerale si aggirano in media sui 2.400 per parte, quindi risparmi sia in termini di tempo che di spese. La sfida è quella di far conoscere l’istituto affinché si possano introdurre clausole compromissorie e compromessi negli statuti societari e/o nei contratti, così da ricorrere all’Arbitrato piuttosto che al Tribunale, riducendo il carico dei processi civili. Inoltre, ciò che fa preferire il rivolgersi alla Camera Arbitrale per la risoluzione della controversia è che si tratti di arbitrato amministrato, cioè con una procedura già definita e delineata, e che la CCIAA sia un ente pubblico, garanzia di trasparenza, imparzialità ed indipendenza, oltre a dare certezze sull’esistenza di professionisti arbitri competenti e preparati.

L’evento – e questo lo dico quale rappresentante delle professioni nel Consiglio della CCIAA – ha avuto anche il pregio di vedere la partecipazione pressoché totalitaria degli Ordini della provincia di Latina, come non accadeva da anni. A dimostrazione del fatto che, in presenza di temi reali e utili, le professioni sanno essere unite, aprendo alla prospettiva di un metodo di lavoro attraverso cui proporsi come corpo sociale unico per tutelare propri interessi e prerogative, nel dialogo con le istituzioni e l’economia: Parlamento, Governo, Tribunale, Comune e P.A., imprese e privati”.


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