LATINA- A seguito della nota stampa pubblicata in data 18 gennaio 2019 da Confcommercio Lazio Sud relativa al ripopolamento ittico ed erosione costiera, l’Associazione Mare di Latina comunica e precisa quanto segue:
Il progetto di ripristino dell’ecosistema marino costiero con tecniche di ingegneria naturalistica, mediante la realizzazione di una barriera soffolta permeabile e la rinaturalizzazione del fondale con fenerogame marine, generi poseidonia e cymodocea in un tratto di costa del capoluogo pontino, è stato presentato ai balneari di Latina dall’assessore all’ambiente del comune di Latina Roberto Lessio in un incontro in cui partecipava anche il sig. Valter Tomassi in rappresentanza di Confcommercio Lazio Sud.
Il progetto sopra menzionato è stato esposto e presentato dall’assesore Lessio che nell’incontro tenutosi chiedeva alle categorie presenti di sottoscriverlo e donarlo all’amministrazione, al fine di accorciare e ridurre i tempi burocratici per l’ottenimento dei fondi.
Sin da subito i’ Associazione mare di Latina, che non appartiene alla sigla sindacale SIB né a Confcommercio Lazio sud si è mostrata contraria a tale progetto, considerandolo non risolutivo al problema erosione.
Tale progetto viene proposto, come esplicitamente indicato anche nella nota stampa di Confcommercio Lazio Sud quale soluzione per contenere anche l’erosione costiera.
Analizzando il progetto, inviato dall’assessore, i balneari di Latina si sono invece posti innumerevoli interrogativi al riguardo in primis il fatto che i fondi a cui si intende accedere non riguardano in alcun modo il contrasto all’erosione costiera, bensì sono fondi destinati al ripopolamento ittico, e appartengono al programma operativo FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la pesca), pertanto in alcun modo il progetto è da intendersi come azione che contenga il fenomeno erosivo; inoltre i “punti critici” individuati (non è dato sapere da parte di chi), sono gli stessi di cui l’assessore Lessio, durante l’ultima commissione Ambiente tenutasi, annunciava interventi di ripascimento morbido, ovvero davanti all’ Hotel Fogliano e davanti allo stabilimento della Polizia.
Nel comunicato pubblicato da Confommercio Lazio sud si legge:
“Nello specifico il progetto prevede un intervento sul litorale di Latina per 800 mt. lineari, divisi in 2 tratti da 400 mt. l’uno, posizionati di fronte ai punti più critici della costa, con il posizionamento di strutture amovibili biologiche denominate Tecnoreef. “
Trattandosi di interventi mirati al ripopolamento ittico, è lecito chiedersi per quale motivo esistano dei “punti critici”, le strutture di tecnoreef potrebbero essere posizionate ovunque, inoltre gli interventi, sia di ripascimento morbido che prevedono finanziamenti regionali per l’importo di 500mila euro sia l’intervento proposto dal progetto sopra menzionato che prevede l’utilizzo di fondi europei, non riguardano l’area in cui le mareggiate e l’erosione continua a creare una riduzione consistente di costa, ponendo in difficoltà decine di operatori balneari.
È noto, che i tratti fortemente interessati dall’erosione siano sul tratto che va dallo stabilimento Nausica, sino a Capo Portiere.
Ciò premesso, l’associazione Mare di Latina, che conta la quasi totalità degli operatori, si estranea totalmente dal progetto presentato, e rende noto di averne presentato un altro, che prevede il posizionamento di geotubi che non solo ha costi inferiori, ma tutelerebbe un’area decisamente più ampia.
(Associazione mare Latina)
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