Latina Pallanuoto: “Piscina, una situazione insostenibile”

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img_2005C’è quasi rassegnazione all’interno della prima società pallanuotistica del capoluogo, che può contare su oltre 150 atleti, e si appresta ad affrontare, quale neopromossa, la serie A2 nazionale. Le parole del Presidentissimo Damiani, che qui riportiamo integralmente, stanno preoccupando non poco tutte le componenti societarie, atleti, tecnici, dirigenti e genitori, tutti vittime della situazione creatasi: alla data del 18 ottobre piscina comunale chiusa e allenamenti con il contagocce in varie strutture alternative, con orari improbabili e chilometri da macinare. Nel totale silenzio dell’Amministrazione, si ha l’impressione che il problema sia lungi dall’essere risolto e molti genitori degli allievi più piccoli sarebbero intenzionati a ritirare le iscrizioni già effettuate. Il danno è evidente, dopo quasi due mesi che è iniziata la stagione, e a poche settimane dall’inizio dei vari campionati a cui partecipano le oltre dieci squadre, maschili e femminili, della Latina Pallanuoto.
Questo il comunicato del Presidente
“Dopo tanti anni di sacrifici per costruire un folto settore giovanile, una squadra maschile in serie A2 ed una femminile in serie B, ci troviamo a gettare tutto nel secchio per la problematica della piscina “ pseudo Comunale “ di via dei Mille.
Una situazione assurda che colpisce tutte le Societa’ del settore pallanuoto. Per quanto ci riguarda, abbiamo allestito una squadra di serie A, con relativi costi immaginabili e, ad un mese dall’inizio del Campionato non possiamo allenarci nella nostra citta’!!
Ci troviamo COSTRETTI ad allenarci in tutte le piscine della Regione, con enormi sacrifici per i nostri atleti, percorrenza di chilometri, costi aggiuntivi ed orari improbabili, costi non previsti dal nostro bilancio preventivo,costi per gli spostamenti, pagamento di spazi acqua a costi enormi e grandi difficolta’ per reperire gli spazi!!
Non possiamo procedere all’avvio delle attivita’ giovanili, precludendo la possibilita’ ai tanti giovani che ci hanno scelto di poter esercitare la disciplina sportiva che amano!! E’ possibile pensare che, la seconda citta’ del Lazio, non puo’ offrire spazi acqua nella propria citta’?? Tutto cio e’ assurdo!!
Non entro nel merito della vicenda tra il Comune ed il gestore, non mi compete e non sono informato dei fatti. Mi attengo soltanto alla realta’, dal 1 di Ottobre dovevamo iniziare i regolari allenamenti ed, ad oggi, non conosciamo quale sara’ il nostro futuro!!
Gestire una Societa’ sportiva e’ come gestire una Azienda, entrate ed uscite, per noi le entrate sono ferme, mi riferisco alle quote “ sociali “ del settore giovanile ed agli sponsor che, alla luce dei fatti, si sono tirati indietro. I costi, allenatori, atleti, alloggi ecc.., devono essere onorati dalla Societa’ per impegni contrattuali stipulati durante la campagna acquisti, i costi degli spazi acqua sono lievitati per effetto dei trasferimenti, Aprilia, Civitavecchia, Frosinone, Roma, Anzio ecc.. a costi che non possiamo negoziare in quanto, tutti sanno, che abbiamo bisogno e non abbiamo altre soluzioni..!! Tra l’altro dobbiamo accontentarci di spazi acqua non adeguati alla categoria, a volte mezza vasca od addirittura due corsie….! Come se una squadra di calcio di serie A si allena in mezzo alla strada, quale sara’ il risultato sportivo in Campionato??
E’ possibile pensare di precludere il diritto allo sport? E’ possibile l’interruzione di un servizio pubblico?
Sono anni che paghiamo l’Amministrazione con regolarita’ per l’utilizzo di una piscina “ scoperta “ ed oggi ci troviamo nell’impossibilita’ di utilizzarla!!
Si pensi al danno economico ed al danno sportivo, ci troveremo ad affrontare un importante Campionato di serie A senza aver potuto procedere ai regolari allenamenti nel campo di gioco assegnato!!
Chi mai potra’ risarcirci di tutto questo??
Tornando ai giovani, linfa vitale della Societa’ civile, a cui e’ preclusa la possibilita’ di allenarsi, nuotare e svolgere le normali attivita’ natatorie!! Lo sport deve essere accoglienza, deve rappresentare un porto sicuro in cui tener lontano i giovani da facili tentazioni, questa e’ sempre stata la nostra mission, oggi abbiamo perso il nostro porto sicuro!!
Sono anni che denuncio l’esigenza di un’altra piscina ma, nessuno ha mai voluto ascoltare, il risultato e’ sotto gli occhi di tutti!!
La speranza e’ l’ultima a morire ma, se la situazione perdura saremo noi a morire e forse quando saranno risolti i problemi, la Latina Pallanuoto non ci sara’ piu’, certamente non per nostra colpa..!!”.


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