LATINA – «Lievito: strane commistioni e favoritismi da parte del Comune», l’accusa di Carnevale a Lbc e Coletta. «In quella che doveva essere la casa di vetro, il tempio ateniese della legalità e della trasparenza – scrive il consigliere comunale della Lega, Massimiliano Carnevale -, è singolare notare come a mio parere esista una strana commistione di personaggi tra la rassegna Lievito promossa dall’associazione Rinascita Civile, l’amministrazione comunale di Latina e il sindaco Coletta.

‘Da Lievito a Piazza del Popolo e viceversa, gli ex assessori di Coletta al vertice del cartellone di eventi in città’.
Fin qui però non ci sarebbe nulla di male, senonché il sindaco Coletta, come ha avuto modo di affermare in consiglio comunale lo scorso 7 novembre 2018, ha ammesso di aver fatto parte dell’associazione in questione e forse se ne considera ancora parte attiva. Non si spiegherebbe altrimenti la concessione, attraverso la delibera di giunta 113/2019 dell’11 Aprile scorso, del foyer del Teatro d’Annunzio con uno sconto del 70% sui canoni normalmente richiesti, la concessione in uso gratuito della sala multimediale del Museo Cambellotti e la ‘strana’ prevendita dei biglietti della manifestazione effettuata presso il botteghino del teatro stesso.

Viene spontaneo domandarsi se ad altre associazioni sarebbero mai state concesse agevolazioni simili, dal momento che già in passato (25-27 agosto 2017) la stessa Rinascita Civile ebbe modo di organizzare manifestazioni con il patrocino del Comune ma senza ottenere la dovute autorizzazioni al Suap come verificato attraverso un apposito accesso agli atti.
Oggi ci domandiamo inoltre a che titolo la prevendita dei biglietti venga fatta presso il botteghino del Teatro D’Annunzio e se tale prevendita sia stata o meno autorizzata dagli uffici e dall’assessorato alla Cultura, ma soprattutto se questa volta per la manifestazione Lievito l’associazione Rinascita Civile si sia degnata di chiedere e ottenere le dovute autorizzazioni e sopratutto se siano state garantite le prescrizioni sulla sicurezza dettate dalle circolari emanate dal ministero degli interni, anno 2017e 2018, che indicano tutti gli adempimenti a carico dei soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi e pubbliche manifestazioni per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni.

L’interrogativo è d’obbligo, accertato che anche eventi organizzati dalla stessa amministrazione, vedi ‘SvagArti’, erano carenti delle dovute autorizzazioni non garantendo un adeguato piano della sicurezza.
Per ultimo sottolineo che il Teatro D’Annunzio è ad oggi ancora inagibile per molti eventi culturali, per il cartellone di spettacoli previsto e probabilmente lo sarà anche per i saggi delle scuole di danza che ogni anno a giugno regalano un momento unico alle ragazze e ai ragazzi della nostra città».


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