Operazione antidroga tra Latina, Frosinone e Roma. Sequestrati 250 Kg di Haschish. Tre arresti

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Il basso Lazio si conferma al centro dei traffici internazionali di droga. L’ultima operazione risale ad alcuni giorni fa, quando i poliziotti del commissariato romano Fidene-Serpentara hanno fatto irruzione in uno stabile nella periferia della capitale, documentando la consegna di un ingente carico di sostanza stupefacente: 250 chili di panetti di hashish erano arrivati a bordo di un camion guidato da un autotrasportatore pontino, un uomo di 65 anni originario di Priverno, M.G. le sue iniziali, che lavora per una società di trasporti di Frosinone.

Mentre proseguono le indagini della Polizia per ricostruire la rete del narcotraffico, l’azienda del frusinate appare estranea agli interessi illeciti, mentre il camionista è stato arrestato insieme ad altre due persone, di 39 e 49 anni, nell’ambito dell’operazione condotta dagli investigatori del III Distretto di Roma guidati dal primo dirigente Alessandro Tocco, pontino anche lui oltretutto, che ha lasciato la Questura di Latina alla fine dello scorso anno proprio per assumere l’importante incarico a Roma, iniziato con una serie di indagini importanti che hanno portato al sequestro di oltre una tonnellata e mezzo di stupefacenti.

La notizia del carico di droga intercettato a Roma è stata diramata solo ieri dalla Questura capitolina, ma il blitz che ha portato ai tre arresti risale alla giornata di mercoledì, quando i poliziotti del III Distretto Fidene-Serpentara, al culmine di un mirato servizio di osservazione, hanno documentato le fasi di scarico della droga dal camion in una struttura logistica in via Monti Libretti, ai margini di Roma. I poliziotti erano arrivati in quel luogo dopo avere maturato una serie di sospetti e raccolto informazioni sui traffici di droga, ma hanno trovato facilmente le conferme che cercavano perché quella a cui stavano assistendo non sembrava una comune consegna di merce. Due uomini infatti stavano scaricando dei pacchi che non erano conservati nel rimorchio, ma nel vano sottostante tra le ruote, mentre l’autotrasportatore li aiutava tenendo aperto lo sportello. Pacchi che poi erano stati accatastati in un cassone di legno all’interno dell’edificio.

Quando le operazioni di scarico erano ormai concluse i poliziotti del primo dirigente Alessandro Tocco sono usciti allo scoperto, bloccando i tre soggetti, prima di verificare che i pacchi contenevano panetti di hashish per un totale di 250 chili di sostanza stupefacente sequestrata. I successivi riscontri hanno permesso di scoprire che l’autotrasportatore era impiegato nella tratta tra Spagna e Italia, ma che il rimorchio conteneva alcuni alberi di ulivo.

Un carico dal valore esiguo rispetto alla portata del viaggio, forse una copertura per il traffico di droga che inevitabilmente introduce nuovi scenari investigativi: gli investigatori della Polizia sono già al lavoro per risalire all’organizzazione criminale che si nasconde dietro la consegna bloccata con i tre arresti. Un sodalizio che potrebbe avere ramificazioni nel territorio compreso tra Latina e Frosinone.


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