La Carta vocazionale, è stata redatta da un autorevole gruppo di lavoro composto da Direzione Regionale Agricoltura, Caccia e Pesca; Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA); Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio (ARPA Lazio).
Un’approvazione storica per questo importante strumento di conoscenza messo a disposizione dei Comuni chiamati a rilasciare le concessioni per le attività di acquacoltura. Un obiettivo raggiunto grazie al lavoro del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, della nostra Assessora all’agricoltura Enrica Onorati e di tutta la Giunta regionale.
La Carta vocazionale riduce la possibilità di concedere licenze ai soli spazi ritenuti maggiormente idonei in base alle analisi scientifiche condotte e tenendo in considerazione ogni vincolo normativo pre-esistente. Pensiamo, ad esempio, alla delibera sull’Area Sensibile nel golfo di Gaeta.
La cooperazione tecnico-scientifica, come ha chiarito in un suo comunicato l’Assessora Onorati, ha coinvolto tutti i portatori di interesse attraverso specifici incontri con l’istituto zooprofilattico, enti locali, direzioni regionali, organizzazioni di rappresentanza professionale, d’impresa ed associativa, FLAG.
La volontà politica condivisa a tutti i livelli del Partito Democratico, insieme alla ricerca scientifica e al confronto con il territorio, hanno prodotto un duplice risultato: tutela dell’ambiente e difesa del comparto economico produttivo.
Un obiettivo raggiunto molto atteso, importante e non scontato per tutta la costa laziale, pontina e, in particolar modo, per il Golfo di Gaeta.
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