Proposta di piano strategico de La Sapienza, Muzio: “Stiamo valutando gli studi, ma questa amministrazione sta lavorando ad un proprio piano”

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LATINA – “Ieri in commissione Urbanistica è stato illustrato lo studio preliminare del Piano strategico commissionato al Cersites dell’università La Sapienza. Si tratta di una mera proposta preliminare, che nulla ha a che vedere con un Piano strategico effettivo”. E’ quanto affermato da Annalisa Muzio, assessore all’Urbanistica del Comune di Latina, a margine della seduta della commissione presieduta da Roberto Belvisi, tenuta ieri alla presenza del professor Alberto Budoni che ha illustrato il piano commissionato nel 2020.La precedente amministrazione – ha affermato l’assessore Muzio – non aveva un programma chiaro e degli obiettivi da raggiungere e ha commissionato, a più soggetti, la creazione del Piano strategico della nostra città in cerca di idee e obiettivi. Il dato più importante, e che sembra essere sfuggito alla precedente amministrazione, è che non esiste alcuna norma regionale che preveda l’adozione dello strumento del Piano strategico”.

La commissione di ieri – ha aggiunto Muzio – è stata occasione per ricevere un insieme di idee condivisibili in linea di principio (chi non condivide la salvaguardia dell’ambiente?) senza però che queste siano legate da un obiettivo comune perseguibile con gli strumenti normativi esistenti, proprio perché il il Piano strategico o Piani strategici non sono stati, in verità,  guidati da una chiara visione del futuro della città da parte della precedente amministrazione”.L’assessore all’Urbanistica nel rivolgere un apprezzamento  “all’interessante e lungo lavoro di valore accademico, apportato dal professor Budoni”, ha sottolineato come lo stesso,  tuttavia, non abbia “trovato nella precedente compagine politica un supporto che potesse indirizzare lo sforzo del Cersites verso obiettivi perseguibili, sulla scorta dell’attuale assetto pianificatorio della città e della norma nazionale e regionale vigente”.

In tal senso alcuni componenti della commissione Urbanistica, come ad esempio il consigliere Renzo Scalco, hanno evidenziato – ha aggiunto l’assessore Muzio – quanto l’ipotetica dislocazione del sito del nuovo ospedale, nella zona del cosiddetto centro direzionale, vada in contrasto con procedure avviate dalla Regione Lazio. Procedure che sono in stato molto avanzato e che prevedono per il nuovo nosocomio l’ubicazione a Borgo Piave su terreni di proprietà della stessa Regione Lazio, evitando così i costi e il contenzioso connesso agli espropri”. Restando sul tema di Borgo Piave, Muzio ha sollevata un’altra perplessità: “Di sicuro impatto è l’idea dell’anello verde intorno alla città, che però comporterebbe la cancellazione del Piano quadro artigianale di Borgo Piave, in favore di una grande parco, senza che si possa immaginare con quali risorse economiche e strumenti urbanistici sia raggiungibile tale obiettivo. L’interesse di questa amministrazione per l’area di Borgo Piave – ha sottolineato l’assessore – passa attraverso la riqualificazione e soprattutto la presa in carico del grande problema del sito dismesso della ex Pozzi Ginori, da bonificare e riconvertire”.L’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Matilde Celentano, – ha concluso l’assessore all’Urbanistica – ha obiettivi concreti da perseguire nell’immediatezza, in risposta alle aspettative della cittadinanza lungamente disattese. Stiamo lavorando per l’adozione di strumenti urbanistici agili e innovativi, motivo per il quale un’idea di piano Piano Strategico, come quello illustrato ieri, non poteva e non può essere il nostro piano, sebbene il rapporto con l’Università vada coltivato sulla base degli obiettivi chiari dell’attuale maggioranza”.

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