ITALIA – E’ fissata per domani la convocazione del Cts e del Consiglio dei Ministri per decidere le nuove regole su isolamento, tracciamento, terze dosi e obbligatorietà dei vaccini per combattere la nuova ondata di contagi causate dalla variante Omicron.

Questi gli argomenti che il governo dovrà affrontare a partire da domani quando si riunirà il comitato tecnico scientifico e il consiglio dei ministri. Intanto negli ospedali e agli hub ci sono attese di giorni per poter effettuare i test molecolari e il tracciamento dei “contatti stretti” con i positivi non sta funzionando perché bisognerebbe rintracciare migliaia e migliaia di persone.

Tra le nuove misure, la più restrittiva prevede di ridurre la quarantena da sette a cinque giorni soltanto per chi è vaccinato con tre dosi. Dieci giorni rimane invece il periodo di isolamento obbligatorio per i non vaccinati. Gli scienziati sembrano contrari alla nuova misura che riduce troppo la quarantena e quindi potrebbe essere deciso di rivedere i criteri per definire il contatto stretto nella prossima riunione del comitato.

Il tracciamento
L’aumento dei contagi dovuto alla variante Omicron ha fatto saltare il tracciamento che ormai non funziona più nella maggior parte del Paese, tanto che i presidenti di Regione hanno chiesto al governo di destinare il personale ora adibito alla ricerca dei contatti stretti dei positivi alla campagna vaccinale.

Obbligo vaccinale
Si prevede un’estensione delle categorie lavorative per le quali dal prossimo anno scatterà l’obbligo vaccinale, oltre al personale sanitario, scolastico e quello delle forze dell’ordine. I primi potrebbero essere i dipendenti della pubblica amministrazione, soprattutto chi svolge mansioni di front office.

Riapertura delle scuole
Il ministro della pubblica istruzione Patrizio Bianchi ha assicurato che le scuole riapriranno in presenza il 10 gennaio «ad eccezione di quelle dove ci sono molti casi». Per la decisione definitiva bisognerà attendere la settimana del 3 gennaio e monitorare la situazione dei contagi, la risalita della curva epidemiologica. E se i dati saranno ancora in aumento non è escluso che vengano presi provvedimenti di chiusura, quantomeno per alcune aree.


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