Scontri tra residenti e occupanti al Colosseo, la denuncia del Movimento Sovranista che attacca Coletta

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LATINA – Scontri tra residenti e occupanti al Colosseo, la denuncia del Movimento Sovranista che attacca Coletta. «Al Colosseo di Latina – si legge nella nota del Movimento Sovranista, firmata da Angelo Tripodi, Alessio Dell’Armellina, Chiara Rovere e Fulvio Conti -, il Sindaco Damiano “Caligola” Coletta continua a gettare i cittadini onesti in pasto alle belve.
E’ solo di oggi la notizia dello scontro tra i residenti legittimi e degli abusivi che stavano tentando di impossessarsi dell’ennesimo immobile, dimostrando che la questione, da me allora sollevata, non è stata affatto risolta, come pur aveva promesso il sindaco per protesta Coletta nella sua campagna elettorale “per il bene comune”, ed anzi fregandosene totalmente a tal punto che i cittadini sono costretti a difendersi da soli dalla violenza degli abusivi.

Questa amministrazione sta ignorando totalmente la situazione del quartiere denominato “Colosseo”, che il Sindaco Coletta ha visitato, in compagnia di Dario Bellini, durante la campagna elettorale, promettendo, rassicurando, rastrellando consensi e, come sempre (vedi il caso dei Borghi) non mantenendo.
E che dire dell’immenso e improbo lavoro compiuto dalla Polizia Municipale a proposito delle occupazioni abusive? Non sarebbe il caso che l’amministrazione convochi l’ente INPS ad un tavolo per l’ordine e la sicurezza riguardo tale situazione? Visto il grande lavoro fatto dalla Polizia Locale riguardo proprio le pericolosità che nascono nella suddetta situazione, oltre all’abuso di locali adibiti ad ufficio trasformati in abitazioni, il pericolo principale nasce dalle bombole di gas presenti, dagli allacci abusivi alle utenze con fili elettrici a penzoloni.

Ma in fondo, possiamo meravigliarci?
Ricordiamo chi sono veramente Damiano Coletta e la sua armata BrancaLeone, che fanno della difesa dei clandestini, degli stranieri, dei movimenti per l’occupazione la loro ideologia politica. Nihil novo sub soli, verrebbe da dire.
Ma la maggioranza della gente si è fatta ingannare dai compagni mascherati da chirichetti, e così la città di Latina è caduta ancora più in basso, passando da gestioni sbagliate, ad una gestione incompetente e politicamente avversa al buon senso e alla legalità (si consideri la protezione ad oltranza dei criminali zingari di Al Karama, sperperatori di acqua pubblica per centinaia di migliaia di euro, tutti pagati dai cittadini di Latina).

Al Colosseo torna la paura, la sensazione di abbandono di chi ha onestamente lavorato per comprarsi una casa ed ora si vede circondato da chi, la casa ha deciso di prendersela con l’arroganza e la prepotenza, minacciando e colpendo chi prova a lamentarsene, persone che parcheggiano le loro BMW o MERCEDES proprio sotto il naso di chi ha sacrificato la propria vita lavorativa per avere onestamente un tetto da lasciare ai propri figli, appartamenti pagati fior di quattrini, che grazie a questa situazione oggi vedono crollare il proprio valore, non bastasse la crisi economica che avversa sul nostro territorio.

E’ questa dunque la legalità sbandierata da Coletta l’antiLittoriano, coraggioso a cambiare nome a dei giardinetti, ma vigliacco nel combattere la criminalità attiva? Si vocifera che l’episodio del parco Arnaldo Mussolini fu una marchetta per una prossima candidatura al Senato, con la benedizione della soviet Boldrini, e noi cominciamo a crederci: resosi conto di essere totalmente incapace come amministratore, il pavone rosso Damiano potrebbe puntare ad un ruolo istituzionale dove non dovrebbe dar prova di saper far nulla, se non obbedire agli ordini di scuderia.

Ricordiamo la negligenza di un direttore di un’Ente di previdenza Sociale come l’INPS, Dott. VINCENZO MARIA DE NICTOLIS, che forse non sa il danno erariale che questa situazione sta comportando all’ente statale, perciò ai cittadini, e le gravi condizioni giudiziali di cui si potrebbe trovare coinvolto, basta fare riferimento alle previsioni contenute nell’articolo 107, comma 6, del D.lgs 267/2000, secondo il quale «i dirigenti sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell’ente, della correttezza amministrativa, della efficienza e dei risultati della gestione».

Nel frattempo, però, i residenti del Colosseo dovranno arrangiarsi e confidare sulle forze di Polizia, visto che il Comune non ha intenzione alcuna di intervenire, facendo il proprio dovere.
Pertanto, Latina dovrà aspettare che la tormenta cessi per ricominciare a costruire dalla macerie, ma il povero Damiano si rassegni: lui passerà e verrà dimenticato, mentre il nome dei padri fondatori di Littoria verranno ricordati per sempre.

A breve, noi del Movimento Sociale per la Sovranità, insieme a Forza Nuova, Fiamma Nazionale, Area Riformista ed altre realtà politiche culturali, organizzeremo un incontro dibattito proprio nell’area parcheggio del Colosseo per discutere della situazione e per non far sentire gli onesti cittadini abbandonati a loro stessi.


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