Silvia si chiama Aisha, s’è convertita all’Islam e ci è costata una paccata di milioni.

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LATINA- Un riscatto pagato fra i due e i quattro milioni di euro. I nostri servizi segreti, coordinati dalla Farnesina e da Palazzo Chigi, hanno fatto un ottimo lavoro. Il punto è che il Paese ha sborsato una paccata di vecchi miliardi per riportare in Italia una signorina che si chiamava Silvia. Sono costretto ad usare l’imperfetto, giacché ella scendendo dall’aereo di Stato con una lenzuolone verde islamico, ci ha spiegato che il suo nuovo nome è Aisha. Durante la prigionia ha letto il Corano e s’è convertita alla religione dei tagliagole che la tenevano in ostaggio. La cellula di Al Schabaab, una costola di Al Qaida che non è propriamente una Ong che si prodiga per la pace nel mondo, anzi. Stiamo parlando di assassini e guerriglieri senza scrupoli che, per intenderci, ritengono più utile un cammello che una donna.

Dunque, abbiamo pagato milioni di euro per avere in Italia una islamica in più con il gaudio della sinistra che strizza l’occhio ai terroristi fin da quel maledetto 11 settembre. Do you remember dieci cento mille Nassirya? Come non pensare ad un altro italiano, fiero ed orgoglioso di esserlo, come il Fabrizio Quattrocchi del: “Adesso vi faccio vedere come muore un italiano?”.

Per certa sinistra quel nostro eroe moderno era solo un esaltato, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, nemmeno a dirlo, un fascista.

La progressiva islamizzazione dell’Europa ha prodotto e produrrà assai più morti del Covid-19, ma sostenerlo non è in linea col politicamente corretto delle cretine o dei cretini che si inchinano al cospetto di una religione che parla un linguaggio di morte.

Umanamente sono felice per questa ragazza, sono felice per Silvia e per i suoi familiari.

Il punto è che Silvia, per sua stessa ammissione, non esiste più. Da quell’aereo è scesa Aisha. Una islamica convertita da una delle cellule più assassine dell’Islam. Per questo capolavoro abbiamo pagato una cifra stellare. Come siam bravi noi italiani a darci mattonate alle palle nessuno mai.


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Sono laureato in Scienza della Politica con tesi dal titolo: ”L’eccezionale: Storia istituzionale della V Repubblica francese”. Socialista liberale libertario e radicale. Mi sono sempre occupato di politica e comunicazione politica collaborando a campagne elettorali e referendarie. Ho sempre avuto una passione per il giornalismo d’opinione e in News-24 ho trovato un approdo naturale dove poter esprimere liberamente le mie idee anche se non coincidono sempre con la linea editoriale della testata. Ma questo è il sale della democrazia e il bello della libertà d’opinione.