Sociale, inaugurata a Roma la “Boutique Solidale”: un’opportunità per rifugiati e senza dimora

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ROMA – Sulla vetrina, all’ingresso,  un grande  cuore rosso ha accolto ieri i partecipanti all’inaugurazione  a Roma in via Monza 4  della boutique  solidale  “Emporio Savoia” .

L’iniziativa ,  fa parte del progetto ‘Abito Qui’ realizzato dalla Caritas di Roma e dall’Ipab Asilo Savoia per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone svantaggiate.

Il negozio, propone a prezzi simbolici   vestiti di seconda mano, che però sono stati rimessi in ordine, ripensati e pronti ad una nuova vita.  Ma non solo: ci sono anche borse, portafogli, piccoli accessori, tutti pensati e realizzati dagli ospiti della struttura della  Caritas.

Uno spazio che era chiuso da due anni e mezzo e che  viene riaperto per un progetto che mette insieme  un’opportunità per chi è più debole. Una bella esperienza di solidarietà. Per la prima volta donne e uomini senza dimora, rifugiati e protetti internazionali hanno l’opportunità di misurare le proprie abilità e competenze professionali.

“Qui è successo qualcosa che sembrava impossibile e invece è possibile- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: uno spazio che era chiuso da due anni e mezzo oggi viene riaperto per un progetto di solidarietà che mette insieme  un’opportunità con la disponibilità della Caritas, un progetto che crea  fiducia nel futuro perché dimostra che se c’è la volontà le cose cambiano e cambiano in meglio”- ha detto ancora Zingaretti.

“La solidarietà significa rendersi conto della persona che si ha davanti e metterla in condizione di camminare con le proprie gambe, a ritrovare la dignità del proprio vivere – parole di monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma, che ha aggiunto: l’apertura di questa boutique della solidarietà significa proprio questo: noi vogliamo aiutare le persone a dire a loro stesse ‘io mangio con il lavoro delle mie mani’. L’assistenzialismo da solo può rovinare le persone, perché poi si finisce ad attendere sempre qualcosa”.


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