La Direzione dell’Istituto “Spallanzani” di Roma comunica che “al momento nessuna infezione riconducibile alla variante indiana è stata identificata nella comunità indiana presente nella provincia di Latina.
L’evolversi della situazione è sottoposta ad attenta sorveglianza, grazie anche al grande impegno delle USCAR.
Delle 23 positività riscontrate al test molecolare fra passeggeri e membri dell’equipaggio del volo AI1123, proveniente dall’India, atterrato a Fiumicino il 28 aprile, una sola presenta tutte le mutazioni tipiche della variante indiana B.1.617
Altre 12 sono riconducibili a ceppi indiani mancanti di questa specifica mutazione.
Si ribadisce che allo stato attuale non vi è dimostrazione di aumentata contagiosità e patogenicità delle varianti indiane.
Per quanto attiene alle varianti in generale, si ribadisce che è importante monitorarle e studiarle per adeguare le misure di prevenzione e di contenimento, ma è prevedibile che nuove varianti sicuramente continueranno ad emergere e a diffondersi, come è nella natura del virus.
L’importante è non dimenticare che la lotta è al virus non alle singole varianti”.
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