Uccise moglie e figli, poi andò a vedere la partita: rinuncia all’Appello. “Forse è vero pentimento” spiega l’avvocato della famiglia Domenico Musicco

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MILANO – Nel 2014 uccise moglie e figli a Motta Visconti, poi andò a vedere la partita in tv. Condannato in primo grado all’ergastolo, ora Carlo Lissi ha scritto ai giudici per dire che rinuncia all’appello e che merita la condanna. Accolta, nei fatti, la tesi sostenuta da Adamo e Domenico Musicco, legali della mamma di Maria Cristina Omes. “Per provare una reale dimostrazione di pentimento Carlo Lissi doveva chiedere il massimo della pena. A quanto mi risulta – spiega l’avvocato Domenico Musicco – la lettera è stata scritta spontaneamente da Lissi. Appare evidente come lui stesso abbia maturato ciò che avevamo sostenuto in primo grado, cioè che per dimostrare un reale pentimento Lissi avrebbe dovuto chiedere per sé l’ergastolo, anche in contrasto con il suo difensore. La condanna che ha ricevuto gli è servita a farlo pentire. Quanto avvenuto è la prova che quando le pene vengono comminate in modo giusto, servono non solo come deterrente, ma anche al recupero dell’imputato. Ora il mio pensiero è rivolto alla mamma e nonna delle vittime. Nel buio del dolore forse spunterà un barbaglio di luce: l’uomo può sempre riscattarsi”.


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