Verso Latina”Capitale della Cultura”. 60 iniziative, nel progetto anche un premio letterario dedicato ad Antonio Pennacchi

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Sei macro-aree, ognuna con un obiettivo, oltre 60 iniziative tra musica, spettacoli e convegni e dal 15 ottobre al 14 dicembre 2023 l’avvio di un laboratorio urbano “Cantiere Latina 26″ per implementare l’offerta, attraverso un sistema di partecipazione aperto secondo i principi che l’Unione Europea prevede. E’ ricco il dossier di Latina Capitale Italiana della Cultura 2026 presentato questa mattina in Comune e messo a punto per convincere il Ministero della cultura e superare ‘il primo turno’ (il 15 dicembre saranno rese note le città che passeranno la prima selezione). A parlarne il sindaco Matilde Celentano, l’assessore all’urbanistica Annalisa Muzio, l’architetto Daniela Cavallo, coordinatrice del progetto di candidatura, e Alberto Gottardi, Ceo dell’agenzia di comunicazione P.G.&W a cui l’amministrazione ha affidato l’incarico per la redazione del dossier, che il 27 settembre scorso è stato accettato dal Ministero della Cultura. “Il nostro programma per ambire al titolo di Latina Capitale italiana della Cultura 2026 è ricco e variegato, di spessore. Possiamo dire l’atelier della cultura – ha detto il sindaco – c’è ancora tempo per salire a bordo di questo meraviglioso treno, per un viaggio che non è verso un sogno, il premio, ma che attraversa la realtà del nostro territorio, delle nostre bellezze, delle nostre menti, dei nostri ingegni. Vi invito a fare squadra, perché da qui – dal 15 ottobre al 14 dicembre 2023, cioè fino a quando la commissione sceglierà le finaliste del concorso, abbiamo la possibilità di implementare la nostra offerta, fatevi avanti, siamo qui e dicembre è alle porte. Il 15 ottobre avrà inizio il laboratorio urbano “Cantiere Latina26”. “Le candidate al premio sono città che interpretano la cultura come scintilla di innesco di processi di sviluppo locale – ha spiegato la Muzio – è un punto di inizio e non un punto di arrivo ed è il motivo per il quale città come Roma o Firenze non si candidano”.
E a proposito di atelier, grazie a Unindustria a InArch Lazio il sindaco ha spiegato che potremmo portare sul territorio l’Alta Moda, in versione innovativa, con tessuti ecosostenibili, solo una delle oltre 60 iniziative tra musica, spettacoli, convegni messi a punto per celebrare ad esempio l’agricoltura, il cibo, quale ambasciatore di sostenibilità, l’architettura del Novecento, ma anche l’affido culturale, un progetto per l’autonomia attraverso la cultura dei ragazzi che vivono in condizioni svantaggiate. “Abbiamo lavorato intensamente, siamo dei tecnici chiamati per valorizzare Latina – ha spiegato Daniela cavallo – e non per denigrare latina, non possiamo mettere in un dossier i rifiuti o le cose che non vanno. Amministrare il territorio e valorizzarlo sono due cose diverse che a un certo punto si incontreranno, se non alcune caratteristiche del territorio che sono state omesse è stata una scelta di valorizzazione e non di denigrazione. Io trovo Latina straordinaria, e sicuramente unica e lo sguardo dall’esterno è fondamentale. Parliamo non della Latina del centro storico ma della città diffusa, dai monti Lepini al mare, di una città con il tempo invertito, dalla contemporaneità in centro alla storia e alle sue radici fino ai borghi e ai paesi. Abbiamo trovato che la città pontina è la sua unicità come diceva l’architetto Portoghesi. Non c’è mai stata la volontà di calare dall’alto una idea, abbiamo voluto capire e ascoltare il territorio, abbiamo guardato i dati turistici post pandemia, Gaeta ha avuto un salto in avanti per alcune iniziative, Sperlonga è scesa precipitosamente, Latina è rimasta stabile perché non aveva un valore turistico ma lo creerà”. Tra le macroaree del programma culturale previsto il progetto ‘Rurability’ presente sulla piattaforma nazionale, quello degli Orti Urbani presentato dall’Istituto San Benedetto di Latina, quello ‘CinemAutografo’ con Gianfranco Pannone che prevede un workshop, il progetto ‘Av-ventura’ che prevede che l’artista internazionale Paolo Ventura dipinga quattro opere per Latina con una personale che sarà inaugurata nel capoluogo. E ancora, previsto un progetto di musica e architettura effimera con l’accademia Santa Lucia e i ragazzi dell’Università Federico II di Napoli che hanno progettato un teatro di legno smontabile che sarà installato nei giardini del Museo Cambellotti. E infine il progetto ‘Fare filò’ che richiama la dimensione filosofica e quella culturale e sociale che prevede un festival della Letteratura con un premio intitolato ad Antonio Pennacchi.


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