LATINA – Giù le mani dal Microcredito Caritas, Gava non possiede né una banca né una Onlus.
Conosco Pietro Gava da quando entrambi eravamo studenti universitari e cinque giorni fa, leggendo certi titoli e certi commenti sui social che lo riguardavano, sono saltato sulla sdraio.
Il nodo della polemica politica che lo ha investito verte sui 20.000 euro, derivanti dall’avanzo primario del 5 per mille, che il Comune ha destinato al fondo di garanzia del progetto della Caritas per il Microcredito.
Un progetto di altissima valenza sociale contro la povertà che la Caritas di Latina porta avanti anche grazie all’impegno di Pietro Gava.
Dunque quale sarebbe il problema? Il problema per le opposizioni è che Pietro Gava è anche il segretario di Lbc. Ma chi polemizza dimentica che quei soldi che il Comune, seppur guidato da Lbc, ha destinato alla Caritas non andranno di certo nelle tasche di Pietro Gava, né verranno utilizzati per pagare il suo stipendio.
Sono soldi che andranno ad un fondo di garanzia che servirà a garantire i prestiti erogati a chi, disperato e senza possibilità di rivolgersi ai canali tradizionali del credito, si troverà a ricorrere a quest’ultima spiaggia delle protezioni sociali.
Del resto era cosa nota, lo scorso anno a Luglio aveva aderito la Provincia guidata dal sindaco di Cisterna Eleonora Della Penna, quest’anno a Giugno in Comune si era anche tenuta una conferenza stampa per annunciare l’intenzione dell’amministrazione di partecipare al progetto.
Tanto che ai nostri microfoni il numero uno della Bcc, Maurizio Manfrin ha rivolto un accorato appello alle altre istituzioni e alle forze economiche e sociali perché potessero in qualche modo contribuire.
“Un progetto che – come spiega il direttore della Caritas diocesana, don Angelo Buonaiuto -, nasce dalla volontà di diversi enti istituzionali di sostenere attraverso la Caritas le persone e le famiglie bisognose. Banche e Comuni si sono impegnati per realizzare questo obiettivo, anche a seguito di sollecitazioni arrivate in diverse circostanze. Giusto a titolo di esempio, l’impegno del Comune di Latina è stato proposto nel corso del convegno sul microcredito organizzato dalla FIRST-CISL, tenuto a Latina il 23 novembre dello scorso anno.
L’intero ammontare dei fondi raccolti, come illustrato nelle conferenze stampa di questi ultimi anni, è utilizzato esclusivamente a favore dei bisognosi. Le somme raccolte sono riversate su un fondo dedicato, non producono reddito e non concorrono in nessun modo al sostentamento di alcun dipendente o collaboratore della Caritas o di altro ente diocesano. Lo stesso Fondo di Garanzia può essere utilizzato solo dalla banca partner operativo del servizio, e nel caso che alcune somme non vengano impiegate queste devono ritornare ai soggetti che le hanno erogate. Di tutto ciò viene data regolare rendicontazione contabile.
Posso pertanto affermare che non ci sono in gioco interessi che non siano quelli dei poveri. Di questo la Caritas diocesana si fa garante”.
Dunque, colpire Gava per colpire Lbc? Forse questa volta qualcuno all’opposizione ha sbagliato bersaglio attaccando un progetto che meriterebbe applausi bipartisan e meno polemiche di quelle che ha suscitato fino ad oggi.
Apprezziamo l’opposizione quando segnala le tante mancanze di questa maggioranza verso cui spesso siamo critici anche noi, meno quando si scaglia contro chi lavora a favore degli ultimi della nostra società.
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