LATINA – “Non si ferma il fenomeno dei rifiuti. Un litorale con un potenziale incredibile dovrebbe essere tutelato e valorizzato maggiormente: al contrario, ci dobbiamo accontentare di fare il bagno d’estate fregandocene di tutto ciò che accade anche nei periodi più freddi“.

A dichiararlo, in una nota, è il presidente dell’Associazione Borgo Sabotino 2.0 Sinuè Basciu.

Batterie, calcinacci, residui e scarti di officine; e ancora, lattine, bottiglie e amianto riversati nei canali che distano 100 metri dalla spiaggia e che puntualmente, alla prima pioggia, il livello dell’acqua sale e porta tutto al mare. Il fenomeno è conosciuto a tutti e non si tratta di sindaco X o sindaco Y… Qui l’inciviltà regna sovrana da anni! Con bidoni o senza bidoni. 

A denunciare per l’ennesima volta la situazione è sempre l’associazione Borgo Sabotino 2.0, che collabora costantemente con il Comune, i servizi sociali e la protezione civile. Non parliamo nemmeno di ritorno ai vecchi bidoni stradali, che creavano solo discariche in ogni dove, ma chiediamo di trovare delle soluzioni di contrasto alternative. Non ci sono risorse per le telecamere, ma nemmeno per le guardie ambientali e, di conseguenza, quando il gatto non c’è i topi ballano.

La soluzione è tutt’altro che semplice – spiega il presidente –. In questi anni ci siamo battuti insieme alla Polizia Locale e ai Carabinieri per riportare la legalità in diversi punti di Borgo Sabotino con ottimi risultati. Tuttavia da soli, senza mezzi di ultima generazione, non possiamo farcela, ed è per questo che chiediamo supporto all’amministrazione comunale, mettendoci sempre anche noi a disposizione per il bene della città.

Invitiamo anche a rivedere i bandi per le guardie ambientali volontarie: un servizio che potrebbe essere molto importante, ma che necessita anche della volontà da parte delle istituzioni di andare incontro alle associazioni che si propongono. Il costo del posizionamento di una telecamera, se non erro, costa approssimativamente erario circa 2000 euro, che facendo una stima degli innumerevoli reati si ripagherebbe da sola in poco tempo. Consigliamo inoltre, vista la difficoltà di poter intercettare tutti gli abusivi, di rendere accessibili i punti di raccolta anche a chi non è residente.

Bisogna farsi delle domande e trovare risposte. Quella che mi faccio più frequentemente è la seguente: un turista che viene al mare dalle città limitrofe dove conferisce i rifiuti creati durante una giornata al mare? Sì, perché oltre agli abusivi seriali che non hanno i secchi a casa, c’è da fare i conti anche con i turisti con seconda casa e non. Questi ultimi lamentano la difficoltà di poter conferire anche una piccola busta: capisco che un servizio andrebbe dato solo a chi paga le tasse, ma qui ne vale la tutela di un territorio già massacrato dalle foci e da depuratori che lasciano il tempo che trovano.

Se si vuole essere una città di cultura e di turismo, una delle prime cose da fare è preparare la città con i servizi che ne richiede” chiosa Sinuè Basciu.


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