PORTOFERRAIO – Sono anni che all’Elba denunciano le carenze del presidio ospedaliero dell’Isola, ma dall’Azienda Usl Toscana Nord-Ovest non sentono, o non vogliono sentire. Così gli oltre 30.000 residenti sono costantemente vittima delle carenze sanitarie che costringono ad andare a Piombino (dove la situazione non migliora particolarmente) e più spesso a Cecina o Livorno (100 km di distanza, con 10 di mare nel mezzo). Oltretutto l’Isola d’estate arriva a contare oltre 300.000 persone al giorno, una città come Firenze con un ospedale indignitoso.
Così il Comitato Elba Salute denuncia la situazione inaccettabile. L’ennesimo evento che ha messo in difficoltà l’ospedale locale si è verificato domenica 6 febbraio, quando un bambino si è fratturato il polso in un’ordinaria caduta giocando con gli amici. In un posto normale si dovrebbe andare in ospedale ed uscirne poco dopo con il polso ingessato. No, non all’Isola d’Elba. All’Ospedale di Portoferraio ci sono solo due ortopedici, entrambi assenti quella domenica (compreso il medico reperibile, assente giustificato). Il problema non risiede nell’assenza dei due sanitari, quanti nella mancanza di organico. La pianta organica prevedrebbe, infatti, il doppio di ortopedici, ben 4. Il Comitato sottolinea come chi vive sull’Isola è stanco di disservizi, mancanza di personale e apparecchiature rotte (come quella per la panoramica ai denti, fuori servizio da tempo immemore). Non è concepibile costringere una famiglia a fare un’ora di traghetto, un’ora di auto per raggiungere Livorno (nella migliore delle ipotesi, se vivono già a Portoferraio, altrimenti a queste tempistiche va sommato il tragitto per raggiungere uno dei porti dell’Isola). Una volta nel capoluogo un elbano in “trasferta sanitaria” deve anche pagare un alloggio per il solo lusso di essere curato.
“Bè. che dire, un plauso alla gestione regionale per continuare a lasciare l’Isola e gli Isolani soli e -mal accompagnati-” concludono dal Comitato Elba Salute.
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