Alta Diagnostica, l’autogol di Lbc che scatena le proteste della stampa: «L’informazione non può essere sempre gradita»

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LATINA – Oggi pomeriggio il comunicato dell’ufficio stampa LBC invitava i giornalisti ad attenersi al codice deontologico, quasi ad indicare che nella copertura e nel racconto della vicenda sull’Alta Diagnostica fosse venuta meno la deontologia professionale della stampa pontina.
Eppure le posizioni dei vari media locali sono sempre state articolate e plurali con autorevoli testate schierate dall’una e dall’altra parte.
Un autogol mediatico, quello dell’ufficio comunicazione di LBC che ha scatenato la reazione e la protesta dei giornalisti, tanto che il sindacato Stampa Romana ė intervenuto con una nota ufficiale.
Riportiamo per completezza di informazione il comunicato di LBC, quello in risposta dei giornalisti e la nota di Stampa Romana.

Latina Bene Comune esprime soddisfazione per la decisione presa, anche se con i soli voti della maggioranza, nel Consiglio Comunale di ieri, 30 novembre, in merito alla rimodulazione del progetto “Centro Alta Diagnostica” con l’impiego di una nuova tecnologia, così come bene esplicitato e suffragato da dati tecnico scientifici inoppugnabili, che evidenziano il miglioramento dell’offerta proprio grazie all’ apparecchiatura Rm Prisma 3 Tesla.
Consideriamo non solo deboli le ragioni che hanno portato l’opposizione ad insistere per il vecchio progetto, sorde a qualsiasi argomento, ma addirittura contrarie all’interesse della comunità, così come ha bene espresso il Sindaco, di cui sottoscriviamo parola per parola.
È d’obbligo anche ricordare quanto già affermato dalla nostra esponente in consiglio comunale e specialista in radiologia, Maria Grazia Ciolfi:
“nulla cambia nella sostanza nella realizzazione di questo progetto, se non la sua rimodulazione in senso migliorativo, come ampiamente dimostrato dall’autorevole parere fornito dal Prof. Grassi, presidente eletto della Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM) , vale a dire la più importante società di Radiologia del paese, deputata tra l’altro alla definizione delle linee guida da seguire nei protocolli applicativi della diagnostica per immagini, relativamente ad ogni metodica dall’ecografia, alla TC alla RM.”
Nella classifica di Italia Oggi la nostra provincia è in 81esima posizione, perde cinque posizioni rispetto all’anno precedente. incidono molto le carenze del sistema salute. In quest’ambito siamo al penultimo posto della classifica nazionale, seguiti solo da Agrigento.
In particolare, emerge che ci troviamo al 103° posto per apparecchiature diagnostiche.
Certamente il tema è sensibile, alla luce di questi dati è opportuno riportare anche l’interrogativo posto da Pietro Gava, segretario Lbc, “secondo voi un’amministrazione con un sindaco medico, una maggioranza con un quinto dei consiglieri medici, un movimento con un forum dedicato alla sanità costituito da medici, infermieri e cittadini con altre competenze, vogliono perdere l’opportunità di un centro di alta diagnostica per Latina e per la provincia?”
Vero è che la politica deve prendere decisioni, ma altrettanto vero è che queste devono perseguire l’interesse dei cittadini e che non possono tenere conto di ragioni che non siano, come in questo caso, supportate da pareri scientifici e altamente qualificati, a tutela del diritto alla salute e del progredire della ricerca scientifica in tal senso.
Non comprendiamo questo accanimento contro ragioni che sono di buon senso, su un progetto ereditato e oramai datato di oltre sei anni, che deve necessariamente essere attualizzato. Tale atteggiamento è contrario ai principi di attenzione al bene comune, su un tema sensibile come quello della salute pubblica che dovrebbe essere ispirato unicamente a un grande senso di responsabilità verso la cittadinanza.
Ci auguriamo che tutto il sistema dell’informazione locale tenga conto anche in questa occasione del testo unico dei doveri del giornalista approvato dal Consiglio Nazionale dell’ordine dei giornalisti il 27 gennaio 2016.
Comunicazione LBC

“Cara Lbc, la vostra sigla (ma ve lo avranno già detto) suona malattia grave: l’intolleranza, la madre di ogni sopraffazione. Vedete le verità non esistono in politica ove regna l’opinione che è per sua natura diversa e per fortuna lo è. Leggiamo alla fine di un vostro comunicato, (ma chi ve li scrive Joseph Goebbels?): “Ci auguriamo che tutto il sistema dell’informazione locale tenga conto anche in questa occasione del testo unico dei doveri del giornalista approvato dal Consiglio Nazionale dell’ordine dei giornalisti il 27 gennaio 2016”. E’ una minaccia? Ma state scherzando, voi state minacciando chi vi deve controllare per conto della “pubblica opinione” che non è fatta da tifosi ma da cittadini. Quello che avete scritto è “bruciare i giornali”. Una informazione che piace al capo è propaganda, una cosa diversa diversa dal giornalismo. Questa frase da sola spiega le ragioni del vostro torto, non serve altro. Speriamo che i vostri dirigenti, il sindaco, chiedano scusa a tutti i lavoratori dell’informazione e alla città. La minaccia ai giornalisti è minaccia alla libertà, senza se e senza ma”.

Lidano Grassucci
Giovanni Del Giaccio
Rita Cammarone
Gaetano Coppola
Marco Cusumano
Alessandro Panigutti
Tonj Ortoleva
Egidio Fia
Federico Domenichelli
Jacopo Peruzzo
Francesco Marzoli
Marianna Vicinanza
Eleonora Spagnolo
Michele Marangon
Andrea Ranaldi
Luca Artipoli
Gianpiero Terenzi
Valeriano Cervone
Mauro Bruno
Silvia Colasanti

L’Associazione Stampa Romana, sezione Latina, respinge con decisione l’invito che il movimento Latina Bene Comune fa alla “stampa locale” al termine di un comunicato sui lavori del Consiglio Comunale sul problema dell’Alta diagnostica, affinché “tenga conto anche in questa occasione del testo unico dei doveri del giornalista approvato dal Consiglio Nazionale dell’ordine dei giornalisti il 27 gennaio 2016”.
Non sappiamo se l’estensore del comunicato faccia riferimento a un particolare articolo del documento citato e, se sì, a quale. In ogni caso chi ha redatto quel comunicato ha dimenticato invece che esiste il diritto di cronaca e di critica, soprattutto nel campo della politica, che è per eccellenza luogo di confronto (e perché no, di scontro) di idee e di opinioni. Quando ci si mette in gioco bisogna anche saper accettare il dissenso e, se si ritengono lesi i propri diritti, ci sono gli strumenti per far valere le proprie ragioni nei confronti di chi si ritiene abbia sbagliato. La frase con la quale si conclude il comunicato, è invece un “invito preventivo” rivolto indiscriminatamente a tutta la stampa cittadina e rappresenta, se non proprio una minaccia, sicuramente una interferenza e una inaccettabile offesa grave verso il lavoro di una intera categoria”.


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Giornalista Professionista dal 2007 - Fondatore di News-24.it: nella mia carriera ho diretto la redazione sportiva del Quotidiano La Provincia di Latina fino al 2013, dal 2008 al 2013 ho collaborato con ExtraTv, ho ricoperto l'incarico di addetto stampa della Top Volley in serie A1 e nel 2014 per sei mesi sono stato condirettore del quotidiano Latina Oggi Notizie. Attualmente mi occupo di informazione on line e social media con un occhio attento alle profonde modificazione che i nuovi mezzi di comunicazione stanno imponendo ai nostri stili di vita.