“Bisogna riempire i piatti delle persone”

Costanza Vaccaro con Alternativa Popolare e Stefano Bandecchi sulle aree mercatali

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LIVORNO – Alleanza Nazionale, poi La Lega, quindi Italexit, il movimento di Gianluigi Paragone, poi anche da sola in Consiglio Comunale nel gruppo misto, adesso con Alternativa Popolare nel progetto del sindaco livornese di Terni Stefano Bandecchi. Costanza Vaccaro, quella che ormai si può definire dopo tanti anni la più eterna e scomoda meteora della destra livornese, vuole restare attaccata con tutte le sue forze alla politica cittadina, candidandosi con il discussissimo primo cittadino di Terni, nell’occhio del ciclone più volte nelle recenti cronache per le sue presunte intemperanze fuori dal regolamento: “Intanto ci sarebbe da andare a Terni e chiedere alle persone che ne pensano veramente di lui. Sono tutti soddisfatti in realtà del loro sindaco. Bandecchi è un imprenditore importante in Italia e se ha capito una cosa è che bisogna riempire i piatti delle persone, la stessa cosa che è necessaria anche qui a Livorno. Ormai il centrodestra nella nostra città è in condizioni pietose e non riesce a trovare le soluzioni per lo stato di cose attuale”. Non manca certo il Pd nel mirino della Vaccaro che attacca sui temi a lei più cari, il centro cittadino e le aree mercatali: “Penso di essere il consigliere che ha presentato più atti, comunicazioni e question time sul tema. Il nostro Mercato che ne compie quest’anno 130, è un gioiello inestimabile ma necessità di manutenzione. E le aree mercatali versano in uno stato di emergenza che l’amministrazione in questi cinque anni non ha saputo risolvere. È normale che poi si perda competitività con i centri commerciali. Sporcizia, mura piene di umidità, e poi mancano le strade per arrivare in centro e i parcheggi. Il piano della mobilità è sbagliato e alla fine al Mercato vanno poche persone anche se risparmiano, perché i prodotti costano meno e sono più buoni. Proprio nell’urbanistica sta la sofferenza delle aree mercatali. E oltre ai parcheggi per le macchine mancano gli stalli per gli scooter. Livorno dopo Napoli è la città con più mezzi a due ruote per percentuale d’Italia, ma sembra che nessuno lo sappia”. Il centro cittadino che cambia volto, un cambiamento che da sindaco Costanza Vaccaro non farebbe: “Più che i grandi lavori che andranno a stravolgere tutto servirebbe quella che si chiama ordinarietà. Io da sindaco interromperei tutto. Pulizia, decoro, parcheggi e sostituirei banchi vecchi all’interno. Gli uffici comunali avevano già gli strumenti per salvaguardare le strutture ma si è voluto cercare un’altra strada e ormai il progetto è pubblicato sulla Gazzetta Europea da mesi”.

Con Stefano Bandecchi a Livorno

Stesso discorso per la Palladiana di via Grande, quando proprio sabato scorso si è svolto il flash mob delle associazioni culturali cittadine e dei firmatari dell’esposto in Procura per bloccare i lavori: “I portici sono privati, ci sono le leggi e i regolamenti edilizi che lo confermano. Il Comune non ne è proprietario e deve solo fare la manutenzione ordinaria e straordinaria, il che può prevedere anche un rifacimento, ma al massimo del 50 per cento. Non si può certo fare la sostituzione integrale della pavimentazione che è in lunghi tratti ancora integra, questo dicono le normative”.

Imprenditoria e cambiamenti, si passa ovviamente dritto ai commercianti: “Vanno ascoltati di più e gli spazi ci sarebbero, il punto è trovare un’amministrazione che si comporti come un padre di famiglia, che faccia un cambiamento strategico per risanare la città, e non un cambiamento organico che sarebbe già dovuto avvenire. Cosa farei io da sindaco? Darei piena accessibilità al centro e a via Grande mantenendo più che stravolgendo tutto. Eliminerei il degrado, altrimenti le persone non vengono più, e mi focalizzerei su una manutenzione ordinaria e non straordinaria. Non piace questo progetto delle nuove aree mercatali neanche dal punto di vista storico e architettonico, è solo uno stravolgimento”.


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Divento giornalista pubblicista nel 2012 lavorando per Il Tirreno per quattro anni e mezzo nella redazione della cronaca di Livorno, in seguito faccio varie esperienze personali sempre volte ad accrescere la mia esperienza professionale. Ho collaborato con più di un giornale on line, guidandone alcuni, ho lavorato come addetto stampa nel campo della politica, dello sport e dello spettacolo, attualmente affianco la professione giornalistica a quella di scrittore.