Calcio estero: Il Valencia, una tradizione Italiana

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Patrick Cutrone, ieri nella partita contro il Deportivo Alaves. Foto: Federico Titone/@ftitonephotos
Cristiano Piccini, ieri nella partita contro il Deportivo Alaves. Foto: Federico Titone/ @ftitonephotos

Il Valencia è, senza dubbio, la squadra della Liga preferita dal calcio italiano. Molti sono stati i connazionali che hanno indossato la maglia della squadra spagnola: un percorso iniziato da Amedeo Carboni nel lontano 1997 e proseguito nel tempo da altri giocatori che hanno fatto la storia della Serie A come Cristiano Lucarelli (nel 1998); Moretti, Corradi, Di Vaio e Fiore (nel 2004), fino ad arrivare a Zaza (nel 2017) e Florenzi (la scorsa stagione).

Quest’anno, a portare avanti la tradizione ci hanno pensato l’ex milanista Patrick Cutrone e Cristiano Piccini, rientrato quest’estate dal prestito all’Atalanta ma acquistato dal Valencia già nel 2018. Il terzino destro e l’attaccante rappresentano sicuramente due armi importanti a disposizione del Valencia, anche se ultimamente stanno avendo qualche difficoltà nel trovare lo spazio sufficiente per brillare.

Se da un lato, infatti, giocatori come Carbone o Di Vaio, per citarne due, si ritrovavano quasi sempre a giocarsi la qualificazione in Champions o disputavano svariate finali di Coppa del Re, dall’altro, lo stesso non si può dire per i nostri ultimi due connazionali, obbligati a vedere come la propria squadra stia facendo parecchia fatica in campionato.

Il momento delicato del Valencia

Il Valencia, infatti, non sta passando per un buon momento: la squadra di Javi Gracia si trova in quattordicesima posizione, con soli 7 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. E proprio ieri, in una sfida cruciale che si è disputata allo stadio Mestalla contro il Deportivo Alaves, diretto concorrente per non scendere in Segunda División, non sono riusciti ad andare oltre l’1-1 (a Guidetti ha risposto Gayá con un gol all’89’). 

Piccini e Cutrone

Piccini e Cutrone hanno assistito al match dalla panchina. Mentre Cristiano rientrava da un infortunio al ginocchio che l’ha lasciato gran parte della stagione ai box e solo ora sta ritrovando la condizione fisica per tornare a disputare qualche partita, Patrick non riesce a trovare quella continuità necessaria per mettere in evidenza le sue qualità da ‘9’ puro che ha dimostrato due anni fa nel Milan e, senza andare troppo indietro nel tempo, anche nell’ ultimo Europeo under-21.


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