LATINA – La casa circondariale, ultima nel Lazio, ospita attualmente 125 detenuti invece dei 77 previsti e non dispone di spazi sufficienti per molte attività. Questa la relazione del Garante per i diritti dei detenuti Stefano Anastasia che denuncia anche il sovraffollamento e l’inadeguatezza cronica della struttura.

“Sono particolarmente critiche – ha spiegato Anastasia – le condizioni degli istituti di Roma Regina Coeli, Rebibbia Nuovo complesso, Civitavecchia Nuovo complesso, Cassino e Viterbo dove il tasso di affollamento reale supera il 130 per cento, e in particolare di Latina, dove nella sezione maschile ci sono due-tre detenuti per ogni posto disponibile”. Nei numeri, la casa circondariale di Latina ospita 125 detenuti (dei quali 38 donne e 31 stranieri) su una capienza di 77 posti. Ciò vuol dire che l’indice di sovraffollamento nella struttura di via Aspromonte è del 181%.

L’istituto di pena del capoluogo pontina, particolarmente disagiato, è posto nelle vicinanze del centro storico, in piena zona abitata. Ci sono gravi problematiche sia per il poco spazio a disposizione che per le condizioni dei detenuti stessi. La mancanza di spazi destinati all’accoglienza dei familiari rappresenta un impedimento per l’incontro tra familiari. tale carenza di spazi e servizi non consente neppure o quanto meno rende particolarmente difficile svolgere attività sportive o ricreative. La casa circondariale di via Aspromonte insomma è tra quelle che versano nelle peggiori condizioni nella regione e, considerando l’indice di sovraffollamento, anche a livello nazionale.


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