LATINA – “L’amministrazione di una città è cosa diversa dalla politica delle parole e degli slogan. Purtroppo gli anni che hanno visto alla guida del capoluogo la giunta Coletta hanno rappresentato proprio questo e quanto accade in Abc, l’azienda che gestisce il servizio di igiene urbana, ne è purtroppo riprova. Il non aver condiviso le scelte su un servizio essenziale per la comunità ha rappresentato un atteggiamento di non democrazia che non può trovare giustificazioni di sorta e che, è il caso di dire, non paga”. Questo il commento di Matilde Celentano, Fratelli d’Italia Latina, in merito alle difficoltà che sta incontrando l’azienda speciale che si occupa della raccolta dei rifiuti nel comune capoluogo.
“L’iter degli atti che hanno portato al nuovo servizio di igiene urbana è eloquente di un atteggiamento di non condivisone di progetti che si sono rivelati errati o non aderenti alla realtà in cui sono stati calati.  Questa è una delle principali responsabilità politiche di chi non ha saputo amministrare la città e ha lasciato seri problemi alla collettività, con costi ancora una volta a carico dei cittadini” prosegue Matilde Celentano.
Il Piano Industriale del 2019 di Abc è fondato su un progetto che oggi si rivela inattuabile, con la conseguenza di aver posto chi deve operare sul campo in seria difficoltà.
“Al direttore Silvio Ascoli va riconosciuta l’onesta morale di non aver avuto remore nell’affermare pubblicamente che senza nuovi rilevanti assunzioni di personale (116 unità)  e ulteriori  investimenti (circa 6 milioni di euro), non sarà possibile completare il servizio di raccolta porta a porta nelle zone del centro dove risiede il 25% delle utenze da servire – spiega ancora Matilde Celentano – L’intervento dei rappresentanti dei lavoratori, che è certamente un grido di allarme, denuncia inoltre le difficoltà e lo stress in cui è costretto a operare il personale”.
“Non credo che sussistano i presupposti che consentano, sotto il profilo politico-amministrativo, di approvare un nuovo piano industriale con una maggiorazione di costi di circa 5,5 milioni di euro all’anno da caricare sul PEF e che vincoli, nelle scelte, anche la futura amministrazione. Di certo andranno approvati dei correttivi per arginare la situazione che non può continuare a gravare solo sulle spalle dei lavoratori. Sono certa – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia Latina –  che il Commissario Straordinario opererà scelte attente e oculate in grado di risolvere, nei limiti del possibile, le criticità del servizio. Sarà certamente necessario intervenire sulle modalità di raccolta anche a beneficio del decoro urbano e soprattutto non si dovrà gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini.
Mi auguro infine che si faccia uno sforzo di trasparenza e di politica della verità e si indichino, negli prossimi atti che si andranno ad approvare, obiettivi di raccolta differenziata effettivamente raggiungibili, al contrario di quanto fatto nel passato recente”.

Così in una nota Matilde Celentano, già capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale a Latina


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