ROMA – “La direttiva UE sull’efficientamento energetico degli immobili mostra la distanza tra la nostra concretezza nell’affrontare i problemi degli italiani e la demagogia di altri partiti.

Al netto di un lavoro iniziato mesi prima da chi ci ha preceduto e conclusosi con l’accordo su un orientamento generale a sole 72 ore dall’insediamento del governo Meloni, siamo d’accordo sull’intento e sull’approccio di massima della proposta, come ha ritenuto indicare anche il ministro Pichetto Fratin nella riunione dei ministri dell’energia dell’UE lo scorso ottobre. Tuttavia, non ci piacciono tempi e modalità della proposta di Direttiva UE, che prevede un adeguamento radicale delle nostre case, un troppo e subito che crea problemi e costi esorbitanti per i proprietari di abitazioni. Per questo è importante riconoscere che la posizione finale del Consiglio dell’Unione europea potrà essere espressa soltanto dopo che il Parlamento europeo abbia raggiunto un accordo in plenaria, quando inizieranno le trattative a livello di trilogo”.

E quanto dichiara in una nota l’europarlamentare di fratelli d’Italia-ECR, Nicola Procaccini, responsabile ambiente ed energia del partito


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