Condanne confermate per l’operazione ” Tritone ” Ad Anzio e Nettuno agiva un’associazione mafiosa

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La Corte d’Appello di Roma ha confermato le condanne emesse dal gup di Roma Rosario Saulino nell’ambito del processo in rito abbreviato contro il clan Gallace. La sentenza della corte di appello ha confermato l’esistenza nel territorio di Anzio e Nettuno di una pericolosa associazione di tipo mafioso, che ha costituito una locale di ‘ndrangheta arrivata a condizionare anche le locali amministrazioni.
Questa pronuncia conferma l’eccezionale lavoro dei sostituti procuratori della DDA romana Giovanni Musarò, Francesco Minisci ed Eleonora Fini ed il grandissimo impegno dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale. «Abbiamo assistito per anni alla sottovalutazione dei fenomeni mafiosi nei nostri territori da parte di una vasta porzione della classe dirigente locale, questa sottovalutazione ha anche contribuito a determinare la diffusione e la pervasività del “cancro mafioso”. Ora ci aspettiamo che le istituzioni colpiscano tutti i livelli di responsabilità senza alcuno sconto, infine ringraziamo la DDA di Roma e l’arma dei carabinieri per gli ottimi risultati nel contrasto mafioso sul litorale romano», hanno commentato l’associazione coordinamento antimafia Anzio-Nettuno, la rete no bavaglio liberi di informare e le reti di giustizia – il sociale contro le mafie. «Ora ci aspettiamo che le istituzioni colpiscano tutti i livelli di responsabilità senza alcuno sconto, infine ringraziamo la DDA di Roma e l’arma dei carabinieri per gli ottimi risultati nel contrasto mafioso sul litorale romano».


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