SEZZE – Era accusato di riciclaggio di cioccolato Lindt dopo che nel 2014 le indagini da parte dei Carabinieri sul furto di 250 tonnellate di prodotto – dal valore stimato di 7 milioni e mezzo di euro – avevano già condotto all’arresto dell’amministratore delegato di un azienda ad Aprilia.

Come riporta l’edizione odierna de “Il Messaggero – Latina”, dopo l’arresto di quest’ultimo, gli accertamenti da parte degli investigatori dell’Arma sugli acquirenti della merce avevano portato ad un magazzino di Sezze scalo, dove erano state depositate 20 tonnellate di cioccolatini.

Nonostante l’imprenditore locale proprietario del deposito avesse dichiarato di aver affittato due celle frigorifere a suo nome, ma di non sapere della provenienza illegale del cioccolato, dopo la condanna del Tribunale di Latina a quattro anni di reclusione per riciclaggio, confermata in Corte d’Appello nel marzo 2022, nei giorni scorsi è arrivata anche la conferma in Cassazione, la quale ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’uomo.

 


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