“Corro da te” descrive un’high story concept che con il suo intreccio dai connotati divertenti affronta il tema sociale del mondo dei diversabili

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Titolo: Corro da te

Regia: Riccardo Milani

Soggetto: Franck Dubosc (remake del film Tutti in piedi del 2018)

Sceneggiatura: Riccardo Milani, Furio Andreotti, Giulia Calenda

Musiche: Piernicola Di Muro

Produzione Paese: Italia, 2022

Cast: Pierfrancesco Favino, Miriam Leone, Pilar Fogliati, Pietro Sermonti, Vanessa Scalera, Piera deli Esposti, Giulio Base, Andrea Pennacchi, Michele Placido, Carlo De Ruggieri, […]

Riccardo Milani con il suo stile originale e spassoso dirige Corro da te, un film di genere commedia sentimentale, remake del film Tutti in piedi (2018) di Franck Dubosc, affrontando, grazie ad un episteme filmico basato su una verità indiscussa, un diffuso tema di natura sociale, per nulla banale e scontato, che oltre a divertire conduce a riflettere profondamente sulle dinamiche psichiche umane e sui vari aspetti che le creano.

Gianni (Pierfrancesco Favino) è un affermato imprenditore che produce scarpe da running di fama internazionale con centosessanta store. Ha quarantanove anni, ha una Ferrari rossa, è un bell’uomo, abile, sportivo, ma è superficiale, amorale anche se simpatico. È anche carente dei valori umani tendenti all’alterità tant’è che, per non annoiarsi e fare sfoggio della sua indiscussa mascolinità nel gruppo dei suoi amici, è in continua ricerca delle sue “prede”, più giovani di lui, che si porta puntualmente a letto nella sua grande e magnifica villa, dando sfogo al suo ostinato istinto sessuale. In sostanza, trascorre quella che nell’immaginario collettivo è intesa come “bella vita”, che ovviamente si può permettere sia per la prestanza fisica che per la posizione economica di grande prestigio. In seguito alla dipartita della madre, il fratello gemello Flavio consegna a Gianni le chiavi dell’appartamento materno, dove qualche giorno dopo va a ricercare i suoi ricordi giovanili e dove, per un puro caso, incontra la schietta e splendida Alessia (Pilar Fogliati). Mentre sta seduto sulla sedia a rotelle della madre, viene scambiato dalla ragazza per paraplegico e, per questo, viene invitato a pranzo nella casa di campagna della nonna Margherita (Piera degli Esposti) per presentarlo alla sorella Chiara (Miriam Leone), la quale, oltre ad essere una brava violinista di musica classica, esercita con successo anche il tennis pur essendo rimasta paraplegica per un banale incidente d’auto. In un primo tempo, Gianni, attratto dalla sublime e angelica bellezza di Chiara, vuole adescarla e portarsela a letto, come ha fatto con le altre donne, ma, continuando a fingere per un tempo abbastanza lungo nel suo essere paralitico, gradualmente si accorge di essersene innamorato profondamente. A questo punto della relazione, non sa come fare per esternare a Chiara la sua stupida e ridicola bugia, apparendo così lui il vero diversabile e non lei. Questo suo amore, tuttavia, gli viene ricambiato tant’è che Chiara, non appena scopre il fatto bizzarro e grottesco, interrompe nettamente la relazione anche se confida ad Alessia: È bello sentirsi amati, almeno crederci. … Mi fa sentire intera, perché mi guarda come si guarda una donna. L’abbandono induce Gianni a fare emergere il suo senso morale, a fare scoprire la sua vera interiorità e a ricredersi sul suo modo di vedere e giudicare le persone diversabili, nei confronti delle quali possedeva un consolidato sentore pietista intransigente e per niente solidale.

Corro da te è un film basato, in modo coinvolgente e anche distensivo, su un’high story concept che, con il suo intreccio per niente scontato e dai connotati divertenti, affronta il tema sociale del mondo dei diversabili. E utilizza un episteme da cui emergono soprattutto il conflitto interiore e il cambiamento di opinione di ciascuno dei due interessanti personaggi, Gianni e Chiara, attorno a cui si svolge il suggestivo plot filmico.

Filmografia

Auguri professore (1997), La guerra degli Antò (1999), Il posto dell’anima (2003), Piano, solo (2007), Benvenuto Presidente (2013), Scusate se esisto! (2014), Mamma o papà? (2017), Come un gatto in tangenziale (2017), Ma cosa ci dice il cervello (2019), Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto (2021), Buon viaggio ragazzi (2022).

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).