LATINA – Di Cocco (FdI): «Prima i programmi poi le candidature, il Centro Destra deve aprirsi. Serve classe dirigente con competenze, no improvvisati».
E’ un’analisi a 360 gradi quella di Gianluca Di Cocco, portavoce comunale di Fratelli d’Italia che traccia la strada per le future scelte sulla classe politica chiamata a confrontarsi nella prossima tornata elettorale amministrativa nel capoluogo, in particolare tra le fila dello schieramento di Centro Destra. Il messaggio è chiaro, magari rivolto a chi già pianifica fughe in avanti, quando invece l’esperienza di Lbc e di Coletta ha ampiamente dimostrato che non è automatico che chi brilla nel campo dell’associazionismo, sportivo o culturale che sia, è poi capace di saper amministrare un comune complesso e guidare una macchina amministrativa come quella del capoluogo pontino.

«Giustamente e ci mancherebbe altro – scrive Di Cocco in un lungo post sul suo profilo Facebook -, tanti enunciano che la nostra città, Latina, ha il diritto e il dovere di rinascere, di riprendere un cammino di progresso civile, sociale, economico e culturale: si tratta, quindi, di dare vita ad un progetto di governo ambizioso e realistico al tempo stesso, sul quale mobilitare le migliori energie cittadine.

Tanti altri, gridano e sbraitano al trotto ed al motto, di “tutti a casa, ladri, banditi ecc. “ e null’altro! come se i problemi si potessero risolvere con chi ha le corde vocali più robuste, che certo in politica servono, ma non bastano.

Pochi dicono invece che bisogna guidare la nostra comunità verso il futuro, con la consapevolezza che il contesto economico e sociale attuale è particolarmente delicato.
Non si possono chiudere le porte, anzi è giunto il tempo di aprirsi ad altre personalità, ad altri professionisti e intelligenze, esclusi per paura di ridimensionamenti o per partito preso.

La realtà, consegna alle future amministrazioni la responsabilità e il dovere di scelte appropriate ed efficaci in materia di bilancio, di politiche tariffarie, coinvolgendo sulle scelte i cittadini, le organizzazioni rappresentative e le società erogatrici di servizi.

L’autonomia finanziaria dei Comuni implica, in questo contesto, una responsabilità nella selezione delle priorità.
Partiamo dal considerare e tenere bene in mente che il partito più grande al momento è quello del non voto.
Dobbiamo quindi, raccogliere le istanze della gente, capire il perché, e fare una politica che non sia ambizione personale ma spirito di servizio per il territorio.
Oggi il centro-destra è in evidente salute, ma bisogna continuare in un’azione volta a rinvigorire gli uomini, le donne e le idee prima di tutto.
Ripartire dalle persone, dagli quegli uomini e donne di Latina, formare una classe dirigente che sia preparata per svolgere un compito così difficile, che abbia la passione per occuparsi della propria comunità, che adotti comportamenti etici.
Amministrare una comunità a qualsiasi livello richiede una grande competenza, non basta entrare in un partito, prendere voti (non quelli in chiesa).

Occorre una lunga e grande preparazione, come si fa a candidarsi anche a consigliere comunale senza saper leggere e capire un bilancio! Bisogna saper distinguere l’interesse collettivo da quello particolare, e per far cio’ bisogna lavorare per “preparare” nuovi amministratori, che non si dovranno occupare solo degli interessi di pochi! Ricordo il motto di Don Sturzo: uomini liberi e forti.

Occorre elaborare un programma politico-amministrativo che tenga conto dei cambiamenti epocali che ci sono stati ed elabori un progetto di sviluppo idoneo a far ripartire la nostra città, a partire dai nostri Borghi e dai nostri quartieri.
Solo dopo aver stabilito l’obiettivo e la direzione da intraprendere potremo mettere mano alla riorganizzazione di tutto l’apparato!

Unità centro destra, in cui mi auguro possano confluire ogni gruppo civico, che possa avere la forza e la responsabilità di unire e non dividere.

Dobbiamo mettere sul tavolo le pregiudiziali sui contenuti programmatici, e confrontarci sul bene della città, il tema delle manutenzioni, della sicurezza, dell’aiuto ai meno bisognosi, dei trasporti, la cultura e l’università, il turismo e il commercio, sono obiettivi che consideriamo tutti imprescindibili.
Dobbiamo porre le basi concrete per un programma condiviso, solido e di ampio respiro, solo una volta fatto ciò, vedere se vi è la disponibilità o meno a far parte di una coalizione.

Oggi c’è la necessità di unire tutte quelle persone di buona volontà che a prescindere da dove siano collocate in questo momento, se la sentano di avviare un percorso serio di ricostruzione lavorando sulle persone e sui programmi.

Prima sulle persone, perché il vero cambiamento avviene prima nell’individuo. Se ci dobbiamo distinguere dal passato, dobbiamo essere diversi e per essere diversi dobbiamo fare qualcosa di diverso e per fare qualcosa di diverso dobbiamo rinfrescare il parco delle idee.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteResta in carcere l’uomo che ha ucciso il cane Lucky . Respinta la richiesta dei domiciliari
Articolo successivoGrave Il bimbo di 2 anni dopo aver bevuto un detersivo che trova in casa