ROMA- Sono 59 le persone raggiunte da un avviso di garanzia nell’ambito di una maxi inchiesta sullo spaccio degli stupefacenti nel sud pontino.
Secondo le indagini della DDA di Roma, l’organizzazione camorrista avrebbe operato tra il 2008 e il 2015 per lo spaccio di cocaina con a capo Giuseppe Fedele, che fu sottomesso al clan Scotto per il controllo dello spaccio a Gaeta. Fedele, secondo gli inquirenti sarebbe legato a clan già presenti nel sud pontino, come Gallo, Antinozzi e Mendico.
Il suo nome lo fece Antonio Antinozzi, nell’inchiesta ” Anni 2000″, secondo il quale era il veicolo per acquistare la droga. Era lui il punto di riferimento dei pusher della zona. Tutto ciò prima dell’arrivo del clan Scotto, che ne ha minato il potere e lo ha sottomesso ai loro comandi.
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