Tutti lo aspettano al varco. Tutti vogliono sentire cosa dirà Giuseppe Conte nel discorso con cui chiederà tra poco la fiducia alle Camere. Quelli dell’alleanza giallo-rossa vogliono capire come scioglierà i contrasti che già scuotono il governo, gli altri, gongolanti, dove troverà i soldi che avrebbero dovuto trovare loro, per tenere in piedi la baracca dei conti pubblici. Il premier sembra scrivere il suo discorso all’insegna della concretezza.Intanto fuori Montecitorio ci sarà la protesta, organizzata da Fratelli D’Italia e alla quale poi si è accodata anche la Lega. Molti bus sono partiti da tutte le province del Lazio. Anche i sovranisti di Latina ci saranno, insieme al senatore Calandrini e agli onorevoli Zicchieri e Durigon,i quali, poi, dovranno lasciare la piazza per entrare nel Palazzo per partecipare al dibattito sulla fiducia. La protesta non si nega a nessuno. E’ legittimo manifestare contro qualcuno. Speriamo solo che non ci siano “teste calde”, che non ci siano incidenti.
Imponenti le misure di sicurezza sin prima dell’alba.E’ il giorno del Conte bis, è il giorno della protesta.


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