GRAZIE ALLA VITA CHE MI HA DATO TANTO….
(canzone spagnola,vedi G.Ferri in italiano)
LATINA- Onore al merito del Centro Studi “A.Tomassini” per aver proposto al Comune di LT, nella persona di Patrizia Ciccarelli, la presentazione e alla città del libro di Emilio Drudi -un libro necessario e come documento e come allarme sugli emigranti e migrazioni- occasione decisamente istruttiva e costruttiva per il numeroso pubblico presente ieri pomeriggio nella suggestiva cornice dei giardini del Comune. FUGA PER LA VITA è il titolo del libro, un “manuale” come i presentatori,il Presidente del Centro Avv. G.Malinconico lo hanno definito, confermati dallo stesso Drudi. Un illuminante strumento di lavoro, una grande lezione politica nell’ attuale ambiguità, malafede e cialtroneria attuale sulla complessa,straziante condizione e situazione europea e italiana in materia. Drudi sarebbe stata la persona adatta per recarsi a Bruxelles,in questi giorni, persona davvero nobile e competente a fronte dello ig-nobile Conte, smarrito e scolorito. Drudi (il suo libro) ha affondato il coltello nella piaga oramai purulenta della questione con dati alla mano, soprattutto, con la forza della ragione e della passione, della medesimezza umana: gli emigranti sono persone e non cose cioè oggetti da mercato e mercatura. Ha evidenziato il valore sacro della vita e,implicitamente o no, la mala fede di un sistema politico avariato e sconcertante; i fraintendimenti, le chiacchiere a vuoto e slogan controproducenti e pericolosissimi. Ha chiarito una volta di più la perversa, assurda operazione di Salvini, il controsenso di un comportamento che nega la storia oltre che l’evidenza dei fatti. Il titolo del suo libro mi ha richiamato, per la voluta “contraddizione”, quello di un bel libro-saggio di Fromm, “Fuga dalla libertà” . Nel minestrone delle chiacchiere mediatiche si parla sempre e troppo. ha precisato Drudi, di migrazione ridotta oramai a un concetto astratto; gli emigranti (le persone), loro,invece,consentitemi la divagazione, sono lasciati moribondi sulle sponde della palude Stigia in attesa dei Caronte che li traghettino all’inferno. Sono intervenuti i giovani di colore facenti parte di una cooperativa del centro assistenza di cui la brava assessora (io continuo a dire assessore!) Patrizia Ciccarelli si è fatta portavoce, testimonianza viva di una realtà che scortica la pelle nera o bianca che sia. Sì, un manuale necessario, dalle scuole medie all’Università. Lo leggano i docenti con i propri alunni, lo leggessero gli sconsiderati Salvini e company (quando mai!).Fossi in loro, inviterei Drudi a commentarlo alla Camera (caritatis?). Grazie la Centro “A.Tomassini”, al Comune (per la importante sinergia creata), ai relatori, in primis a Drudi per la grande lezione di umanità e civiltà offerta alla cittadinanza. Una operazione da replicare allo Stadio. Per favore, basta con i concerti (ovunque) di cui si ha sempre meno bisogno.(gm)


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