Come purtroppo rilevato in questi mesi dagli organi di stampa, e dai provvedimenti pubblicati sul sito istituzionale dell’Autorità di sistema portuale, si procede spediti con l’adozione di atti sulla riorganizzazione aziendale e il ridimensionando della pianta organica della sede territoriale di Gaeta. L’appello da parte del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Marco Di Vasta e del consigliere comunale Massimo Magliozzi al Sindaco di Gaeta ha permesso nei mesi scorsi di ricevere in audizione il Presidente dell’ADSP Musolino e di avviare un tavolo di confronto sulle principali tematiche che riguardano la città.

Il Consiglio comunale di Gaeta, dopo un lungo confronto e in sintonia con le posizioni sostenute dai due consiglieri, ha deciso di approvare il documento strategico portuale, redigendo un atto politico forte, la delibera di consiglio comunale n.50 del 31/08/2023, votata all’unanimità dei presenti in aula consiliare e nella quale venivano evidenziate, oltre le varie criticità che riguardano lo scalo presente in città, soluzioni per la definizione degli obiettivi di sviluppo e di programmazione, specificando i criteri da seguire per la configurazione del futuro assetto del sistema portuale di Gaeta.

“Esprimiamo il nostro sincero apprezzamento per le iniziative promosse in Regione dal presidente della commissione Sviluppo economico Enrico Tiero sul porto di Gaeta – esordiscono i consiglieri Di Vasta e Magliozzi. Consideriamo essenziale per la tutela della nostra città la presentazione di una mozione che chieda alla giunta Rocca di impegnare la Regione a promuovere presso il Governo e il Ministro delle Infrastrutture un’iniziativa legislativa di modifica della L.84/94, finalizzata ad assicurare la rappresentanza delle Amministrazioni Locali in seno al Comitato di Gestione delle Autorità di Sistema Portuale, anche per i porti che hanno fatto registrare nell’ultimo triennio un traffico commerciale superiore a un milione di tonnellate merci, come nel caso di Gaeta. Altrettanto importante è la richiesta di un provvedimento che vincoli l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno centro-settentrionale a investire sul porto di Gaeta e quello di Fiumicino risorse finanziarie almeno pari alle entrate che hanno origine nei rispettivi scali, questione sollevata in più occasioni al Presidente Musolino, il quale contrariamente continua a prediligere investimenti di risorse finanziare dell’ente esclusivamente sul porto di Civitavecchia”.

“Il bilancio di previsione 2024 dell’Autorità portuale risulta ancora una volta privo di investimenti e finanziamenti sul porto di Gaeta e tutto ciò condiziona in maniera significativa l’implementazione delle infrastrutture presenti nei cosiddetti ‘Porti Minori’ – concludono Magliozzi e Di Vasta – e tutto ciò fa emergere la totale mancanza di visione di sviluppo per lo scalo di Gaeta. A questo punto non resta che attendere la nomina di un nuovo Presidente, nomina peraltro in scadenza nei prossimi mesi, e confidare nell’individuazione di un professionista capace di ascoltare le richieste provenienti da tutti i comuni aderenti all’Adsp del Mare Tirreno Centro-Settentrionale”.


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