GAETA – “Fenomeno su cui vigiliamo sempre con grande attenzione”. Così si è espresso il comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta, Angelo Napolitano, in merito al contrasto che il Corpo della Marina esercita nel controllo della pesca illegale.

Il mare della nostra provincia è una grande e inespressa risorsa che nasconde ricchezze inestimabili nei suoi fondali. La zona attira molto i diportisti e purtroppo anche qualcuno che se ne approfitta.

Gli oltre cento chilometri di costa che accarezzano il territorio pontino fino al Garigliano sono seguiti con grande attenzione soprattutto in merito alla pesca sportiva che può sconfinare nella vendita illegale di pesce sprovvisto di ogni tracciabilità.

A ridosso dello scorso Natale si sono avuti oltre 70 controlli in mare che hanno interessato pescatori sportivi, professionali, GDO e mezzi di trasporto. Le sanzioni elevate sono state pari a 10mila euro. “Capita spesso – commenta il comandante Napolitano – che pescatori sportivi portino direttamente ai ristoranti o altre attività il proprio pescato, senza produrre alcun tipo di tracciabilità”, pesce che poi finisce sulle nostre tavole. Il periodo delle feste infatti produce grande richiesta che fa gola a qualche disonesto che spera di vendere a prezzi elevati il pescato.

Grazie al lavoro svolto dalla Capitaneria di Porto, la fase di controlli ha evitato di molto il rischio che i consumatori potessero acquistare prodotti non a norma e quindi non sicuri.


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