L’indagato, che il 19 febbraio 2021 era già stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento ai componenti di un nucleo familiare che abitano nel suo stesso condominio per le continue vessazioni che erano stati costretti a subire, ha più volte violato le prescrizioni imposte dalla misura coercitiva cui era sottoposto.
In particolare D.S.F. di anni 46, gravato da numerosi pregiudizi di polizia, aveva continuato incessantemente ad ingiuriare e a minacciare di morte l’intera famiglia negli spazi condominiali comuni, evidenziando una spiccata pericolosità sociale.
L’Autorità giudiziaria di Cassino, accogliendo l’ipotesi investigativa formulata dai poliziotti del Commissariato di Gaeta con una dettagliata informativa di reato, ha quindi disposto l’aggravamento della misura a cui lo stesso era sottoposto con quella più afflittiva degli arresti domiciliari al fine di soddisfare le esigenze special-preventive.
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