Gli Esami Non Finiscono Mai

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GLI ESAMI NON FINISCONO MAI
E’ il titolo di una commedia di Eduardo l’ultima scritta e interpretata come tutte accattivante soprattutto “educante”(!) anche amara, nel caso specifico degli esami di maturità “all’italiana” poco o nulla da dire, una stanca tradizione che si protrae nei e dai secoli(!) come uno di quei “non sensi” che in arte o letteratura invece un qualche senso lo hanno laddove nella convenzione scolastica equivalgono a una “messa” stancamente officiata da degni sacerdoti cosiddetti “commissari”, rituale che autorizzerebbe ad auspicare davvero un “commissariamento” di codesto esame di stato a mio modesto avviso piuttosto “di stallo” reiterandosi secondo modalità per quanto si voglia rivedute e corrette di fatto e comunque obsolete. Più volte ho avanzato l’ipotesi di una variante ossia una “tesi” (non tesina prego!) finale simil università (esaminata dal Cons. di classe), improntata alla critica personale e non letteraria dunque alla originalità, dalle diverse sfaccettature non ultima quella della scrittura teatrale, sceneggiatura, testo per canzone cosiddetta d’autore es. F. De André, J. Brèl G. Brassens Paolo Conte Piero Ciampi e consimili, ancor più un “manifesto politico”, insomma, lontani dal voler innovativi a tutti i costi tuttavia in nome della trasgressione ancor più della “passione e ideologia”. Nei miei “leggendari” esami di maturità come commissario poi presidente
mi sono molto divertito nel provocare o aizzare i candidati alla trasgressione nonché riflessione estemporanea, un anno fui citato anche su Il Messaggero (RM) visto che il primo giorno dei colloqui accorrevano i giornalisti per la cronaca di rito, il candidato -domanda a piacere- propose Foscolo Sepolcri etc. me presidente intervenni chiedendogli se per caso sapesse quale poeta dell’antichità costui avesse ricalcato, ovviamente nulla, lo citai con relativo frammento rinfrancando il giovane consigliandogli di leggere sua sponte i lirici greci, in particolare Teognide (Anche la Speranza ultima dea/ abbandonando gli uomini/ tornò in Olimpo). Molto belli gli esami al Virgilio con sperimentazione del Linguistico, dunque, anche il tedesco evviva e fu il tripudio di Brecht finalmente mi realizzai e via con la Dreigroschenoper (Opera da tre soldi), i Lieder annessi e connessi! Tornando in terra ossi in Val di Tara (!) è chiaro che in detti esami molto dipende dalla intelligenza e apertura mentale dei commissari e presidenti di commissione, dalla impostazione delle lezioni fornita agli alunni dai loro insegnanti sempre più convinto che andrebbero aboliti i cosiddetti “programmi” e sostituti da mini corsi monografici con le inevitabili aperture di “finestre” sui “correlativi oggettivi”! Purtroppo l’istituzione scuola non ha brillato nell’area dei cosiddetti ministri tra cui la signora Moratti che provvide a cancellare “Pubblica” dal logo Pubblica Istruzione, la non benemerita Gelmini si adoperò a cancellare quelle sperimentazioni germogliate dal capostipite di esse Beniamino Brocca da cui “Sperimentazione Brocca” 36h settimanali con disciplina aggiunta di Diritto ed Economia, vero polmone nel “cadavere” ministeriale etc. Al dunque: forza ragazzi, stupiteli i commissari e presidenti, abbiate il coraggio di osare di volare alto, se non dovessero seguirvi voi tranquillamente direte: “Grazie scusi non tornerò” e vaaaaiiiii….dove? ma è chiaro…. in culo alla balena!
(gimaul)


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