Da ieri la mia timeline di facebook pullula di navi trasparenti e di velieri bianchi, più o meno riusciti.

Un’antica tradizione contadina, veneta a quanto pare, ma che ormai si sta diffondendo un po’ ovunque, usa dei rituali che riportano sempre alla storia dei santi. Riti che riconducevano ai raccolti dei campi; alle condizioni meteorologiche o alla fortuna. Insomma a tutto quello che riguarda la quotidianità contadina. Oggi diciamo che se si fa è per puro divertimento. E per curiosità.

Nella notte tra il 28 e 29 giugno si usa dunque ripetere il rito della barca di san Pietro. L’usanza vuole che se metti una chiara d’uovo in una bottiglia piena d’acqua e non mescoli, il giorno dopo hai una bella sorpresa. Il contenitore rigorosamente trasparente deve rimanere all’aperto tutta la notte, su un davanzale, in giardino, in balcone. Non va chiuso, perchè deve prendere aria. La rugiada della notte, infatti, deve favorire il cristallizzarsi dell’albume, che adattandosi ai movimenti delle molecole dell’acqua a contatto con l’esterno, si trasforma piano piano in una figura che la tradizione vuole che sia una barca o un veliero. Il sole del mattino, poi con il suo gioco di luci, completa il cosiddetto “miracolo”.

Secondo la tradizione sono i santi Pietro e Paolo a compiere la magia. In particolare Pietro. E’ lui che soffia all’interno del contenitore, facendo così apparire la sua barca.

Io non l’ho mai fatto, ma ho visto che tanti amici quest’anno si sono divertiti a mettere insieme questi ingredienti e a postare poi sui social il gioco che i filamenti dell’albume crea: le vele e gli alberi della nave di San Pietro, pescatore.

A seconda della riuscita c’è una spiegazione per tutto. Un bel veliero assicura un’annata di ottimo raccolto. Le vele aperte indicano che ci saranno giornate di sole. Le vele chiuse e strette anticipano invece pioggia.

Non pensavo fosse così diffusa questa tradizione. C’è addirittura una pagina facebook.

Ladige.it, il giornale di Trento, ha invitato i propri lettori a inviare le foto delle navi su un numero di whatsapp per poterle pubblicare. E voi avete fatto questo miracolo di chiara d’uovo?

Qui e nel titolo alcuni velieri dei miei amici di fb.




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Giornalista, scrittrice e blogger, con parecchi anni di giornalismo alle spalle. Ho iniziato a Latina Oggi, giornale appena nato e poi al Messaggero. Quindi a Roma per più di 20 anni, negli uffici stampa dei Ministri dell'Economia e Finanze e dell'Istruzione, Università e Ricerca. Qui ho diretto la redazione scientifica di Researchitaly, portale della Ricerca Internazionale. Un'esperienza unica quella di Roma, che mi ha portato a vincere importanti premi di giornalismo, come cronista, come miglior addetto stampa nella Pubblica Amministrazione e come scrittrice. L' ultimo è il premio Camilla. Mi occupo di Pari opportunità praticamente da sempre. Ho scritto libri e realizzato interviste a donne e uomini importanti. Fiera di averne fatte tre alla professoressa Rita Levi Montalcini ( compresa l'ultima concessami prima di morire), e poi a Margherita Hack, Umberto Veronesi e tanti altri, scienziati, politici, ministri, etc. Ora eccomi qui, a occuparmi di nuovo della mia città.