LATINA – “Il No dei tecnici al sito di stoccaggio dei rifiuti nell’area di Borgo San Michele è certamente una buona notizia per l’intera città, Ma non possiamo non sottolineare come la superficialità politica abbia di fatto portato grande preoccupazione nella nostra comunità per quella ipotetica scelta che non doveva essere nemmeno presa in considerazione da un’amministrazione attenta e conscia delle esigenze del nostro territorio. Ci sono volute dichiarazoni in consiglio provinciale, manifestazioni, una mozione ed una richiesta di consiglio comunale per convincere Damiano Coletta dell’inopportunita’ di pensare che la proposta potesse rocadere in “zona Plasmon”.

L’obiettivo è stato raggiunto,si , ma solo grazie alle pressioni e all’intervento di noi consiglieri di opposizione di centrodestra e alla grande sensibilità mostrata da tutt i cittadini della nostra Latina. Infatti grazie alla consapevolezza delle normative vigenti e della necessità di dare una risposta alla emrgenza ” rifiuti” abbiamo immediatamente ,tutti insieme messo in atto tutte le azioni politiche affinché questa scellerata idea non avesse seguito. È evidente che solo all’indomani della presentazione della mozione sottoscritta dai consiglieri della minoranza di centrodestra, il sindaco Coletta si sia mosso per tamponare i propri errori. Fino a quel momento il primo cittadino era convinto che l’area vicina allo stabilimento Plasmon fosse una scelta plausibile ad ospitare la discarica di inerti. Invece, dopo il protocollo del nostro documento , Coletta s’è affrettato a nominare i due tecnici che hanno valutato il sito , così come noi avevamo chiesto nel nostro atto, e essi stessi lo hanno bocciato, come apprendiamo anche dalla Prefettura di Latina. Risposta che arriva proprio il giorno prima della discussione della mozione. Purtroppo non possiamo che biasimare il comportamento di Coletta che anche in questa vicenda mostra di arrivare impreparato.

Il primo cittadino aveva deciso per quel sito senza ascoltare nessuno, senza coinvolgere la cittadinanza o gli operatori e il consiglio comunale, al contrario di ciò che ogni buona prassi politica richiede. Ad esempio, troviamo gravissimo che abbia fissato un incontro con i dirigenti dello stabilimento Plasmon solo dopo che la decisione era stata annunciata e soprattutto dopo che noi del Centrodestra ci eravamo espressi a gran voce. Come altrettanto grave è il fatto che i comitati dei residenti dell’area interessata siano stati convocati da Coletta solo dopo che la decisione era finita sul tavolo dei sindaci della Provincia. E’ del tutto evidente che se non avessimo presentato la mozione e costretto Coletta ad agire, dando voce a chi diceva No a questa ennesima discarica, il sindaco sarebbe andato avanti come se nulla fosse.

Alla luce di questa vicenda appare incontrovertibile il dato che Coletta non abbia minimamente lavorato ad una programmazione della chiusura dela ciclo dei rifiuti né tanto meno capito che il tempo dello studio è finito. Come possiamo pretendere che i cittadini di Latina si sentano garantiti da un’amminostrazione che agisce senza obiettivi trasparenti e certi? Per fortuna siamo riusciti a evitare una drammatica deriva per il nostro territorio chiudendo le porte all’ennesima servitù”.


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