E’ comparso davanti al gup Andrea Persi, il 46enne accusato di omicidio stradale aggravato per aver investito e ucciso il 19enne Simone Sperduti. L’ex poliziotto alle 4:30 di mercoledì mattina risultava alla guida di una Opel Meriva sotto l’effetto di alcol e droga in via Prenestina, presso lo svincolo con il grande raccordo anulare nonostante la sospensione della patente.

L’imputato ha risposto alle domande del giudice in uno stato di prostrazione, come ha precisato il suo legale Strippoli. Ieri Persi – ha detto l’avvocato Strippoli – ha voluto consegnare una lettera di scuse ai familiari del ragazzo e alla stampa”. Una nota nella quale dimostra il suo profondo dolore per quanto è successo, per ciò che ha causato.

Questo il contenuto della lettera:

“Mi inginocchierei ai piedi per chiedervi perdono.

Ho paura, so che voi ne avete più di me.

Ho sbagliato, cavolo ho sbagliato, avrei voluto morire io. Dovevo morire io. Vi chiedo perdono.

Niente vi ridarà più vostro figlio, ma io farò qualsiasi cosa possa aiutarvi. Vi chiedo perdono, e a Dio. Avrei dovuto morire io. Ho il cuore in pezzi, ma so che è nulla rispetto a quello che state provando voi. Odiarmi è il minimo”, firmato semplicemente Andrea.

Dopo aver ascoltato l’indagato, il gip ha convalidato l’arresto e disposto la carcerazione presso il Regina Coeli. L’unica cosa che la difesa di Persi ha richiesto al Tribunale è “un supporto psicologico per il mio assistito”.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedente“Bullet train”, un film violentemente divertente ornato da brani musicali eccellenti
Articolo successivoAnzio, arresti e denunce tra furti e traffico di droga