Il Teatro Romano di Terracina “rinasce” dopo 2000 anni e viene restituito simbolicamente alla città. Cerimonia d’inaugurazione alle ore 11,00 di sabato 11 novembre, alla presenza di un parterre de roi che include il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Soprintendente Francesco Di Mario che ha diretto i lavori, le più alte autorità del Ministero della Cultura e, naturalmente, il Sindaco di Terracina e l’Assessore alla Cultura.

Nel corso dell’incontro verrà illustrata la corposa attività svolta nel corso degli anni, documentata con materiale fotografico e video a partire dal tragico bombardamento del 4 settembre 1943, grazie anche al contributo scientifico del CNR. Immagini e parole che racconteranno e spiegheranno la straordinarietà della struttura, un unicum con le sue peculiarità rarissime nel panorama nazionale e internazionale.

Frequentato dalla famiglia di Cesare e di Augusto, il Teatro Romano di Terracina è infatti integro e assolutamente originale: tutti gli elementi che lo costituiscono, tutti i blocchi della cavea sono esattamente quelli di 2000 anni fa. La struttura è stata restaurata, ma non è stata ricostruita o contaminata con materiale moderno. Verranno poi presentati e illustrati i reperti di enorme valore ritrovati durante gli scavi che presentano caratteristiche estremamente rare. Tra questi di eccezionale importanza anche le basi per statue iscritte con dedica a Gaio e Lucio Cesare, figli adottivi di Augusto e eredi al trono, reintegrate nel loro splendore nel parterre della cavea.

A chiudere l’evento il concerto di musica classica, organizzato dalla Fondazione Campus Internazionale di Musica di Latina con l’orchestra Roma Tre Orchestra. che potrà essere seguito da tutta Piazza Municipio grazie a un maxi schermo, in diretta streaming su diverse piattaforme e in diretta su Lazio TV ch 13.

«È una grande soddisfazione poter coronare un lavoro decennale svolto con passione e abnegazione dichiara il Soprintendente Francesco Di Mario -. Un’impresa ardua ed impegnativa che ha entusiasmato l’intera città, resa partecipe e consapevole, proprio grazie all’opera svolta dalla Soprintendenza, dell’eccezionale pregevolezza di questo manufatto architettonico».

«Una giornata di festa e non soltanto per la nostra Città – osserva – L’assessore alla Cultura del Comune di Terracina, Alessandra Feudi -. Il Teatro Romano di Terracina è infatti un patrimonio di valore inestimabile per l’intera comunità, un testimone straordinario che ci racconta la storia della nostra città di 2000 anni fa, di quanto e come fosse frequentata. Un dono che ci viene restituito nella sua integrità dopo un lavoro imponente e certosino diretto magistralmente dall’intuito del Sovrintendente Di Mario, che ringrazio».

«Sarà un evento straordinario per tutta la nostra comunità. Abbiamo imparato a conoscere il “nostro” Teatro pezzo dopo pezzo, ogni volta che veniva riportato alla luce dal lavoro eccezionale della Soprintendenza. Forse non tutti ci rendiamo conto del valore inestimabile di questo tesoro. La nostra Piazza del Foro, ed è un caso rarissimo, ha conservato la destinazione d’uso originaria con le amministrazioni civili e religiose. Il cuore del nostro centro storico alto è unico al mondo, con il Foro Emiliano, con la via Appia, e adesso il Teatro Romano. Dall’11 novembre ogni giorno tutti avremo la possibilità di vederlo nella sua interezza lì, dove è sempre stato stato, splendido e maestoso come 2000 anni fa», il commento del sindaco di Terracina, Francesco Giannetti.


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