Catastrofico fu il terremoto che il 24 agosto del 2016 squassò la città di Amatrice portando morte e macerie.

Ma la luce della speranza, benché affievolita, non si è mai spenta nell’animo dei suoi abitanti, dei sopravvissuti, consapevoli che scappare, abbandonare il paese, sarebbe stato come causarne una seconda morte. A ravvivare quella fiammella interviene oggi la giornalista del Tgr Lazio, Isabella Di Chio, che per conto della testata regionale Rai ha seguito tutte le fasi del sisma, vivendo per lunghi mesi ad Amatrice, per narrare la tragedia delle vittime e delle loro famiglie, l’emergenza, ma anche il coraggio e la determinazione con la quali tutti, anziani, adulti e giovani, si sono impegnati e continuano ad impegnarsi.

A loro, che credano ancora in un futuro migliore nonostante la lentezza con la quale va avanti la ricostruzione, la Di Chio ha dato voce con il suo “Amatrice, piccole storie per ricominciare”, serie di racconti sospesi tra la levità delle favole e l’intensità della vita.

Il libro, che nasce nell’obiettivo di sostenere la ricostruzione di Amatrice e degli altri paesi del reatino devastati dalle scosse di quel 24 agosto, sarà presentato a Sabaudia alle ore 16,00 di sabato prossimo, 11 marzo, presso il Centro di Documentazione ”Angiolo Mazzoni”. L’evento è promosso dall’Amministrazione Comunale del sindaco Alberto Mosca e dall’associazione culturale no-profit “ArteOltre”, presieduta da Francesca D’Oriano, ideatrice, tra l’altro, del prestigioso Premio “Pavoncella alla Creatività Femminile”.

Con l’autrice dialogheranno Nicola Veschi, giornalista Sky, Marzio Mozzetti, firma del Messaggero e direttore di Amatrice News, e il prof. Massimo Ciccozzi, direttore Unità Statistica Medicina ed Epidemiologia del Campus Biomedico di Roma.
Presente, inoltre, Fernanda Ciancaglioni, una delle protagoniste del libro, che ha vissuto in prima persona quei terribili giorni.

Moderatrice la giornalista e scrittrice, Graziella Di Mambro.


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