La ‘nuova normalità’ nel calcio spagnolo

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Foto: Federico Titone/@ftitonephotos

La settimana scorsa, dopo 93 giorni d’interminabile attesa, in Spagna è ricominciata la Liga della ‘nuova normalità’. Un campionato caratterizzato da spalti vuoti e panchine più lunghe (fino a 23 i convocati), con più cambi durante l’incontro (5), ma anche con un numero ridotto di giornalisti e addetti ai lavori separati tra di loro rispettando le rigidissime norme imposte dalla Liga.

Gel, mascherina, controllo della temperatura e distanza di sicurezza sono i nuovi mantra da seguire per chi deve lavorare nel mondo del ‘fútbol’ iberico.

Un calcio sicuramente diverso da quello a cui tutti i tifosi sono stati abituati, ma con cui dovranno imparare a convivere. E mentre in Italia si dovrà aspettare ancora una settimana per rivedere in azione i grandi protagonisti del pallone in Serie A, nella Penisola Iberica ci sono partite tutti i giorni e a tutte le ore, dal lunedì alla domenica, dalla mattina alla sera. Una decisione necessaria per arrivare a fine Luglio con un campione che ad Agosto dovrà pensare solo alla Champions League.

Con tutte queste regole, sicuramente giuste visto che la Spagna è stata una delle nazioni più colpite dalla crisi del Covid-19, la parte giocata di questo meraviglioso sport passa quasi in secondo piano.

Ciononostante, il pallone è lì, è tornato a rotolare e, proprio come la Spagna, non vuole più fermarsi…

Di seguito, alcune immagini della partita che si è disputata questo pomeriggio tra Getafe ed Espanyol, esempio di quello che è la ‘nuova normalità’ nel calcio spagnolo:

FOTO: Federico Titone/@ftitonephotos


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