L’angolo delle curiosità artistiche

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Il grande pittore dipinge l’insegna per il fornaio, il grande scultore dà forma a una macchina, il grande architetto progetta la casa per il capo del governo, il grande poeta scrive canzoni popolari, il grande musicista scrive la musica per le canzoni del poeta, un popolo civile vive in mezzo alla sua arte.

Bruno Munari

 La seconda metà del Cinquecento a Firenze, grazie ad Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Pontormo, Bronzino, Giambologna, è stata un’eccezionale epoca culturale e di estro intellettuale. Questi artisti sono stati capaci di giocare su più registri espressivi, mediando la loro formazione, avvenuta sui grandi maestri d’inizio secolo, con le istanze di un mondo che affrontava un complesso cambiamento verso l’età che sarebbe stata di Galileo Galilei, aperta a una nuova visione sia della natura sia dell’espressione artistica di respiro europeo.

 A Gustave Doré, nel 1864, quando aveva già aveva raggiunto il culmine della fama di disegnatore, grazie ai suoi lavori per la Commedia dantesca e per il Don Chisciotte di Cervantes, la casa editrice Mame di Tours commissionò di illustrare la Bibbia. Il pittore e incisore francese si gettò nell’impresa di rappresentare il testo sacro  con entusiastico impegno venato di vigore romantico e diede luogo a una vera e propria esegesi figurativa.

Nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma si trova il gruppo marmoreo l’Estasi di santa Teresa di Gian Lorenzo Bernini (Napoli 1598 – Roma 1680). In questa celebre scultura un cherubino sorridente scaglia una freccia per colpire la santa al cuore. Nella stessa chiesa vi è la scultura di Domenico Guidi (Carrara 1625 – Roma 1701) il Sogno di San Giuseppe, dove un angelo tocca delicatamente con la mano destra la spalla di san Giuseppe dormiente, mentre con la mano sinistra gli indica la strada.

Breve è stata la drammatica vita del grande pittore olandese Vincent van Gogh  morto nel 1890 a soli 37 anni, dopo essersi tirato un colpo di pistola durante una delle sue terribili crisi interiori.

Il quadro del pittore norvegese Edward Munch (1863-1944), dal titolo Il grido (che si perde nel vuoto degli spazi) è stato, ed è, una sorta di emblema del Novecento, secolo in cui si sono verificate tremende e spaventose tragedie umane, legate alle due guerre mondiali e alla Shoah, eventi che non possono essere dimenticati

Milo Manara è uno dei grandi interpreti della tradizione del fumetto italiano. Il suo lavoro artistico è riconosciuto nel mondo per il suo segno elegante e ammaliante, aderente al reale e spesso evocatore di un universo erotico senza pudori. La sua attività artistica ha affascinato numerosi personaggi della cultura, tra cui Federico Fellini con il quale ha tradotto un racconto (Viaggio a Tulum) del regista tratto da una sceneggiatura. Manara è per la cultura visiva del nostro Paese considerato un maestro.

 A un’asta di Christie’s dedicata esclusivamente alla crypto art, ossia di opere interamente digitale, l’opera The First 5.000 Days dell’artista Beeple (un grafico attivo nel mondo della musica pop) è stata venduta per oltre sessanta milioni di dollari. L’opera è un file jpeg che contiene un collage di cinquemila immagini realizzate i 13 Anni.

L’architetto Giuseppe Terragni (Meda 1904 – Como 1943) è stato il principale esponente dell’architettura razionalista italiana. Partecipe del Gruppo Sette, che dal 1926 svolse un ruolo preminente nella nascita e definizione del razionalismo italiano, è stato uno tra i più importanti rappresentanti dell’architettura moderna in Italia, tra le due guerre.


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